Incendio questa mattina intorno alle 7.30, circa mezz’ora dopo l’avvio del primo turno, nel siderurgico ArcelorMittal di Taranto. Ha riguardato una colata continua dell’acciaieria 2. Lo annuncia il sindacato Usb che parla di “tragedia sfiorata”.
“ Il sindacato sostiene che c’è stata “prima una deflagrazione, poi un incendio. Salvi per miracolo tutti gli operatori presenti sulla linea”. “A conferma di quanto sosteniamo da tempo - dichiara Usb - la condizione di sicurezza impiantistica è fortemente compromessa ed è nettamente peggiorata con la gestione AMI-Morselli”. Sembra che sia esploso il 'tampone' che sta sotto la siviera”. La Uilm, col coordinatore di fabbrica Gennaro Oliva, fornisce ad AGI una prima possibile ricostruzione della deflagrazione, seguita da un incendio, avvenuta questa mattina intorno alle 7.30 in una colata continua dell’acciaieria 2 del siderurgico ArcelorMittal a Taranto. Non ci sono stati feriti.
“Il boato e l’incendio di oggi alla colata continua dell’acciaieria 2 del siderurgico ArcelorMittal di Taranto, sono la conseguenza di una situazione già nota da molto tempo, cioè quella di una fabbrica che ormai non fa più manutenzioni agli impianti”. Lo dichiara all'AGI Vincenzo La Neve, coordinatore di fabbrica Fim Cisl, in merito a quanto avvenuto questa mattina nello stabilimento. “Solo per un fortuito caso non ci sono stati feriti - dice La Neve - perchè l’esplosione è stata forte”. “Ma non è solo l’acciaieria 2 a versare in questa condizione precaria, è tutto lo stabilimento di Taranto che sta messo male - sostiene La Neve -. Se l’azienda mette in cassa integrazione manutentori e ispezionatori, se non mette risorse adeguate sugli interventi da fare, è chiaro che si va incontro a situazioni come quella di questa mattina”.
“Questa - aggiunge La Neve - è l’ennesima prova che quello stabilimento necessita di grandissime attività di manutenzione ordinaria e straordinaria Siamo stanchi di assistere a eventi del genere”. Per la Fim Cisl, “il Governo deve intervenire immediatamente affinché la multinazionale effettui tutti i lavori di manutenzione e di ambientalizzazione.Stop alle promesse e ai proclami, è ora di passare ai fatti”. La Neve aggiunge infine ad AGI “che sull’impianto sono i nostri delegati della sicurezza per capire bene cosa è successo esattamente e quale è stata la dinamica”.