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Giornale di Taranto - ALTA TENSIONE/ ArcelorMittal riduce la produzione e non paga i canoni di fitto. Lunedì protesta dell’indotto appalto davanti alla Prefettura
Sabato, 20 Marzo 2021 14:22

ALTA TENSIONE/ ArcelorMittal riduce la produzione e non paga i canoni di fitto. Lunedì protesta dell’indotto appalto davanti alla Prefettura In evidenza

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Le imprese dell’indotto appalto di ArcelorMittal hanno indetto per lunedì prossimo, dalle 9, sotto la Prefettura di Taranto un sit in di protesta. Lo annuncia Confindustria Taranto. Alle 11 una delegazione incontrerà il prefetto Demetrio Martino. Le imprese sono preoccupate perché non vengono pagate da ArcelorMittal per i lavori fatti e adesso l’azienda annuncia loro che fermerà anche i cantieri per i lavori ambientali nel siderurgico. “Già preoccupate dalla perdurante situazione di incertezza e dal ritardo dei pagamenti, le aziende dell'indotto ex Ilva dello stabilimento di Taranto hanno deciso, dopo le ultime dichiarazioni di ArcelorMittal Italia inerenti la produzione e gli impianti, di chiedere un incontro urgente al prefetto di Taranto che si terrà lunedì 22 marzo alle ore 11” annuncia Confindustria Taranto. Ad incontrare il prefetto “sarà una delegazione di imprenditori della sezione metalmeccanica di Confindustria Taranto. I rappresentanti delle imprese, riunitisi nelle ultime ore in Confindustria, terranno un sit in pacifico e nel rispetto delle norme anti assembramento sotto la sede della Prefettura”. 

ArcelorMittal non ha versato ad Ilva in amministrazione straordinaria la rata del canone di fitto impianti per il trimestre febbraio, marzo, aprile. Il versamento sarebbe dovuto avvenire a febbraio perché il pagamento è anticipato. Lo apprende AGI. Si tratta di circa 25 milioni di euro, un importo dimezzato rispetto alla cifra originaria. Il dimezzamento è stato pattuito tra ArcelorMittal e Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria degli impianti, nell’accordo del 4 marzo 2020 a chiusura di un contenzioso sul contratto di fitto che Mittal aveva aperto a novembre 2019 al Tribunale di Milano. ArcelorMittal, apprende inoltre AGI, non ha versato nemmeno la rata - anche questa in pagamento a febbraio - relativa ai cosiddetti “beni esclusi”, cioè magazzino e pezzi di ricambio. Si tratta all’incirca di altri 25 milioni di euro.