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Sabato, 27 Febbraio 2021 09:11

ANTEPRIMA/ Il Museo di Taranto espone per la prima una volta un reperto risalente al I secolo a.C. In evidenza

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 Un antico reperto archeologico ritrovato nel 1884 ma di origine antichissima sarà esposto per la prima volta nelle sale del Museo archeologico nazionale di Taranto (MarTa) adesso che è finito il restauro. Si tratta, spiega Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo, di “una statuetta in terracotta di pregevole fattura. Un rarissimo reperto - aggiunge - che raffigura una coppia nel compimento di un atto erotico. Un manufatto probabilmente risalente al I secolo a.C. che racconta anche di una storia più recente di Taranto e di una Italia appena unificata”. Questo reperto, ribattezzato degli “amanti”,  ritorna alla luce grazie al progetto di studio e ricerca, catalogazione, riordino e di digitalizzazione dei materiali dei depositi attuato dal Museo. In base ai documenti, la statuetta erotica si trova nel Museo dal 10 aprile del 1884.

 

Ritrovata nell’area di Santa Lucia, oggi in parte sede dell’Arsenale della Marina Militare, è legata alla storia della città ed in particolare alla ricostruzione topografica della Taranto ottocentesca. Il reperto è stato modellato a mano da un ignoto artista e, oltre all’ingobbio bianco, presenta delle tracce di colore sui capelli della donna, sui cuscini e nell’intelaiatura del letto che ospita la coppia di amanti. “Un reperto - spiega Degl’Innocenti - su cui sappiamo ancora ben poco. Potrebbe trattarsi di una scena propiziatoria, ma non è esclusa la valenza funeraria, visto il luogo del ritrovamento. Potrebbe infatti essere legato ad un contesto funerario della necropoli”. Nei giorni scorsi, intanto,  il Museo di Taranto - uno dei maggiori riferimenti internazionali per la storia e la civiltà della Magna Grecia - ha riaperto le porte al pubblico anche se con accessi contingentati in base aalle regole anti Covid. 

Giornalista1

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