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Giornale di Taranto - EMERGENZE/ Da domani il licenziamento dei 130 ex Isola Verde, il prefetto di Taranto convoca un vertice
Martedì, 23 Febbraio 2021 16:00

EMERGENZE/ Da domani il licenziamento dei 130 ex Isola Verde, il prefetto di Taranto convoca un vertice In evidenza

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 Il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, ha convocato per oggi, alle 16.30, in modalità audio video, un vertice per discutere della situazione dei 130 addetti di Infrataras, società del Comune di Taranto, che da domani rischiano il licenziamento. Il loro contratto di lavoro a tempo determinato scade appunto domani. 

    Il prefetto, che è anche commissario di governo per la bonifica dell’area di Taranto, ha inoltrato le convocazioni a Regione Puglia, task force lavoro della stessa Regione Puglia, Comune e Provincia di Taranto, Infrataras e sindacati.

    I 130, già in forza a Taranto Isola Verde, società della Provincia di Taranto messa in liquidazione tempo fa, hanno lavorato per due anni in un progetto di bonifica leggera (chiamato 'Verde Amico') che ha riguardato alcune aree della città. Sono stati impiegati per un tempo complessivo di 24 mesi, alle dipendenze della società comunale Infrataras, che si occupa di lavori e manutenzioni, grazie a fondi (1,5  milioni di euro) messi a disposizione dall’ex commissaria di governo alla bonifica, Vera Corbelli.

 

Dopo le prime risorse, Corbelli ha individuato delle economie di spesa nei progetti affidati alla sua struttura e nei mesi scorsi anche la Regione Puglia ha messo a disposizione circa 700 mila euro per arrivare sino alla scadenza del 24 febbraio 2021 e compiere così l’intero progetto. Ora, però, i fondi sono finiti e non c’è altra possibilità.

    Nelle scorse settimane, dopo che erano già intervenuti sia il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sia il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, chiedendo la prosecuzione del progetto, il commissario Martino ha scritto al ministero dell’Ambiente sollecitando risorse. Ma dal ministero la risposta è stata negativa. Anzi, è stato ricordato al nuovo commissario che il dicastero dell’Ambiente aveva già evidenziato all’ex commissaria Corbelli come l’uso di fondi per l’impiego dei 130 non fosse consono con le finalità per la quale sono stati stanziati finanziamenti pubblici per la bonifica di Taranto.

    Nel vertice di oggi pomeriggio, che arriva dopo altri incontri, si cercheranno soluzioni alternative per evitare i 130 licenziamenti da domani. Tra le ipotesi, la possibilità di utilizzare parte del personale in lavori di bonifica che stanno interessando l’area portuale - al vertice di oggi invitato anche il presidente dell’Authority, Sergio Prete - compreso lo yard ex Belleli dove dovrà prossimamente insediarsi l’azienda di yacht Ferretti. Ma si pensa anche alla possibilità di collocare i lavoratori in progetti finanziati con una quota dei 30 milioni che Mise e commissari di Ilva in amministrazione straordinaria hanno assegnato ai Comuni dell’area di crisi ambientale di Taranto: oltre al capoluogo, sono Statte, Massafra, Crispiano e Montemesola. Sono fondi distribuiti in un triennio, 20 milioni su 30 sono per Taranto, e riguardano per ora progetti di carattere sociale. Risulterebbero  impegnati allo stato 7 milioni su 30. Infine, in attesa di concretizzare queste possibilità, si pensa nell’immediato anche all’uso della cassa integrazione Covid per non interrompere da domani il rapporto di lavoro dei 130 addetti e guadagnare così tempo in vista di nuove soluzioni.