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Martedì, 23 Febbraio 2021 08:37

LA FICTION/ Il pubblico premia “Lolita Lobosco” sui social scoppia la polemica “a Bari non parliamo così!” In evidenza

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"E' come se vent'anni di affrancamento dalla lingua assurda di Lino Banfi, contro la quale abbiamo combattuto con ogni nostra forza grazie all'insegnamento di Sergio Rubini, fossero spazzati via per relegarci nuovamente nel ghetto del Sud ancestrale, immobile, arcaico, dove si parla una lingua strascicata e succedono cose da buoni selvaggi divertenti": è il commento di Silvio Maselli - ex assessore alla Cultura del Comune di Bari ed ex presidente di Apulia film commission - dopo la prima puntata di "Lolita Lobosco", fiction di Rai 1 ambientata a Bari e tratta dai romanzi di Gabriella Genisi. La messa in onda della serie ha suscitato un mare di reazioni sui social, dove si sono svolti accesi dibattiti tra sostenitori e critici della fiction. Uno degli aspetti che maggiormente è stato criticato è il linguaggio utilizzato dagli attori, con forzature che non sono piaciute a molti baresi. Il sindaco di Bari (e presidente Anci) Antonio Decaro ha invece apprezzato la resa scenica della sua città: "Anche io, insieme a tanti milioni di italiani, stasera sto guardando su Rai1 le immagini della nostra città nella fiction "Le indagini di Lolita Lobosco". E sono orgoglioso. Bari è bellissima anche in tv" ha scritto ieri sera su facebook. Soddisfazione per la riuscita della prima puntata è stata espressa anche dall'autrice dei romanzi da cui è tratta la serie, Gabriella Genisi: "Otre sette milioni e mezzo di telespettatori e il 31.77 di shareGrazie a tutti, è un successo straordinario. Si è aperto anche un interessante dibattito sulla lingua".

Giornalista1

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