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Giornale di Taranto - IL PROCESSO/ Ambiente Svenduto, si riprende oggi a Taranto con la requisitoria del pm Buccoliero
Lunedì, 08 Febbraio 2021 07:59

IL PROCESSO/ Ambiente Svenduto, si riprende oggi a Taranto con la requisitoria del pm Buccoliero In evidenza

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Riprende questa mattina in Corte d’Assise a Taranto il processo in Corte D’Assise, presieduta da Stefania D’Errico, per il disastro ambientale dell’Ilva gestita dal gruppo industriale Riva. Processo  originato dopo gli arresti, il sequestro degli impianti e le imputazioni nate dalla maxi inchiesta giudiziaria esplosa a luglio 2012. Anche questa mattina sarà protagonista con la sua requisitoria il pubblico ministero Mariano Buccoliero, che ha cominciato lunedì scorso, passando in rassegna le inadempienze, le violazioni e i mancati interventi del gruppo Riva nella gestione dell’Ilva, azienda che i Riva acquistarono dall’Iri nel 1995. Dopo Buccoliero, interverranno per aspetti specifici i pm Remo Epifani, Giovanna Cannalire e Raffaele Graziano. Sono i magistrati che compongono il pool Ilva. La requisitoria andrà avanti sino a giovedì prossimo, quindi assorbirà i primi quattro giorni della prossima settimana, quando i pm avanzeranno le loro richieste alla Corte d’Assise. Rispetto al calendario iniziale, è stato dato all’accusa dal presidente D’Errico un giorno in più. Si andrà poi avanti col calendario, tra responsabili civili, parti civili, difesa ed eventuali repliche, sino al 21 aprile con un ritmo di tre udienze a settimana: lunedì, martedì e mercoledì.

 

 Sono 44 gli imputati tra ex proprietari Riva, i fratelli Fabio e Nicola Riva, ex direttori, ex dirigenti e attuali dirigenti della fabbrica, ex amministratori di Regione Puglia, Comune Taranto e Provincia Taranto. Alle 44 persone fisiche, che rispondono di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione di misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, corruzione ed abuso di ufficio, si aggiungono 3 società. Si tratta di Ilva, Riva Fire e Riva Forni Elettrici, chiamate in causa per la legge sulla responsabilità amministrativa delle società. Nei primi tre giorni di intervento, la scorsa settimana, il pm Buccoliero ha sostenuto che Taranto è stata “una città venduta ai Riva” con “atti di intesa che erano solo fumo negli occhi”. Buccoliero, nelle udienze precedenti, ha letto diversi atti di intesa sottoscritti dai Riva con Regione Puglia, Comune e Provincia di Taranto e ha citato una sfilza di “si impegnava” a proposito delle dichiarazioni fatte dall’Ilva con quegli atti. “Ma diverse cose - ha detto il pm - erano un obbligo di legge, quindi Ilva si impegnava a rispettare la legge”. Altro termine che ricorre in continuità in quei documenti, ha riepilogato Buccoliero, è “si dava atto”. Gli atti di intesa, ha dichiarato il pm, sono “una presa in giro colossale, nell’ultimo del 2007 si dicono le stesse cose del primo del 1997”.