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Lunedì, 11 Gennaio 2021 18:50

EMERGENZE/ Federmoda Taranto lancia l’allarme, rischio di cessazione per molte attività In evidenza

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Federmoda Taranto, la federazione di categoria di Confcommercio, chiede alla Regione Puglia di aiutare  le imprese del dettaglio moda in una richiesta di aiuti, da inoltrare al Governo, per il settore. Per Federmoda Taranto, “il  bilancio del week end  è stato negativo. Il maltempo ha largamente contribuito a vanificare l’apertura domenicale dei negozi della moda per i saldi invernali 2020”. 

 

 Le attività del settore abbigliamento, calzature e accessori,a 5r giorni dalla partenza dei saldi, tirano le somme per la prima settimana, solitamente strategica per l’andamento di una stagione saldi, e dichiarano che “rispetto allo scorso anno,gli incassi viaggiano a -70%. Un po’ di movimento lo si è registrato nel primo giorno di partenza, già alla seconda giornata gli scontrini battuti erano al disotto della media pre Covid”. Federmoda dichiara che sono andate “deluse tutte le attese dei commercianti che avevano confidato nell’esito del fine settimana, ritenuto erroneamente incentivante per lo shopping in considerazione anche della possibilità di poter fruire dell’orario prolungato di apertura e della apertura domenicale”. Per Mario Raffo, presidente Federmoda Taranto, “l’andamento del settore moda continua ad essere pericolosamente molto ma molto critico.“Dopo una stagione 2019/20 devastante, contrassegnata da perdite del 50%, ci presentiamo allo start del nuovo anno - aggiunge Raffo -  tra contrazione dei consumi, orari ridotti, zone arancioni e rosse ed una falsa partenza”. 

 

 Le collezioni sulle quali abbiamo registrato gravi perdite già nel 2020 sono quelle ordinate del 2019, e quelle in vendita attualmente sono le nuove che abbiamo acquistato in piena crisi pandemica, confidando nella ripresa che non ci è stata” rileva ancora Raffo. Per il presidente di Federmoda Taranto, “due anni di fila di dimezzamento degli incassi, può rappresentare la fine di una attività. Se lo scorso anno in molti hanno resistito ed hanno stretti i denti, il 2021 vedrà la cessazione di varie attività”. 

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Giornalista1

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