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Giornale di Taranto - ALTA TENSIONE/ La rabbia del fronte ambientalista “ai bambini di Taranto sempre il solito regalo”
Sabato, 12 Dicembre 2020 18:11

ALTA TENSIONE/ La rabbia del fronte ambientalista “ai bambini di Taranto sempre il solito regalo” In evidenza

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All’indomani dell’accordo tra Invitalia e ArcelorMittal per il coinvestimento dello Stato nell’azienda siderurgica, il fronte ambientalista mantiene alta la protesta contro l’intesa. Intesa nelle ultime ore respinta nettamente anche dal sindaco di Taranto e dal presidente della Regione Puglia. Oggi il Comitato cittadino per la tutela della salute e dell’ambiente a Taranto, che comprende varie realtà tra movimenti ed associazioni, ha avviato una nuova campagna. Un grande manifesto 3x6 è stato affisso in un punto di grande transito veicolare a Taranto e porta la scritta: “Anche questa volta il solito regalo. Buon Natale bambini di Taranto”. E tra parentesi c’è scritto “I politici italiani tutti”. Il disegno, sulla sinistra del grande manifesto fondo bianco, raffigura, stilizzate, le ciminiere del siderurgico ArcelorMittal, con la scritta Taranto, e dai fumi compare una persona, il cui volto è però raffigurato col teschio, che porge una caramella a due bambini - un maschietto ed una femminuccia - che sono davanti con la mascherina sul volto. In alto, sul manifesto, sempre con un disegno, un altro stabilimento siderurgico, raffigurato però di dimensioni più piccole rispetto a Taranto, circondato da alcuni alberi e con la scritta a caratteri maiuscoli “Chiuso”.

 

 Il riferimento è alla ferriera di Trieste che nei mesi scorsi ha chiuso l’area a caldo, la stessa cosa che il fronte ambientalista rivendica anche per l’ex Ilva di Taranto. Nel corso della presentazione della nuova iniziativa, i manifestanti, tra cui anche Maria Grazia Serra, presidente della sezione di Taranto di Medici per l’ambiente (Isde), hanno mostrato delle sagome a forma di caramella ciascuno della quale portava un nome di una sostanza inquinante, dalla diossina agli idrocarburi policiclici aromatici. Non è la prima volta che il fronte ambientalista affida a grandi manifesti il suo messaggio. L’iniziativa è stata effettuata anche in passato. E manifesti delle stesse dimensioni sono stati affissi nelle vicinanze di alcuni ospedali dove erano ricoverati bambini di Taranto per malattie contratte a causa dell’inquinamento. Tra questi ospedali, il Gaslini di Genova. Per Massimo Castellana, del Comitato, “lo Stato ci considera tarantini ma non cittadini italiani. La Regione Puglia e tutti i Comuni pugliesi dovrebbero stringersi attorno a Taranto”. “Il Comune di Taranto deve presentarsi davanti alla Corte europea per i diritti dell’uomo ed appoggiare l’ultimo ricorso che sta per concludersi. Il Comune di Taranto deve appoggiare, sostenere ed entrare in questo ricorso” ha aggiunto Castellana. Nella mattinata del 9 dicembre, alla vigilia della firma tra ArcelorMittal e Invitalia poi arrivata nella serata del 10 come previsto, i rappresentanti dell’area ambientalista hanno anche manifestato davanti al Palazzo di Città a Taranto.