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Giornale di Taranto - ACCORDO FIRMATO/ Emiliano “sono in netto dissenso, la salute non viene tutelata”
Venerdì, 11 Dicembre 2020 19:21

ACCORDO FIRMATO/ Emiliano “sono in netto dissenso, la salute non viene tutelata” In evidenza

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, boccia l’accordo ArcelorMittal-Invitalia. “Tutta la maggioranza di governo della Regione Puglia da me consultata oggi pomeriggio in apposita conferenza dei capigruppo, in coerenza con le linee linee programmatiche di recente approvate dal Consiglio Regionale della Puglia, esprime il proprio netto dissenso sul contenuto dell’accordo ArcelorMittal, Invitalia, Governo italiano avente ad oggetto il gruppo Ilva”dice Emiliano per il quale è “un accordo che non tutela la salute dei tarantini e il nostro ambiente”. “Abbiamo oggi appreso solo dalla stampa che lo Stato italiano è diventato nuovamente socio, questa volta al 50%, di una delle più importanti acciaierie europee avente sede a Taranto, dalla cui proprietà al 100% era uscito nel 1995” afferma Emiliano. “L'accordo tra Invitalia e Mittal non è noto e le informazioni a nostra disposizione sono scarne e frammentarie - afferma il governatore di Puglia -. Appare, tuttavia, evidente che l'accordo è avvenuto nel solco di un piano industriale che, confermando o addirittura rilanciando la tecnologia tradizionale che ha caratterizzato la fabbrica di Taranto dalla sua costituzione ad oggi, appare anacronistico e assolutamente fuori dal perimetro di decarbonizzazione che è stato per anni oggetto di discussione ed approfondimento”. Per Emiliano, “la sola idea che il raggiungimento di una produzione industriale vicina alle 6 milioni di tonnellate di acciaio, passi attraverso la ricostruzione degli altiforni, ed in particolare di Afo 5, genera sgomento. Ricostruire il più grande altoforno d'Europa con la tecnologia a ciclo integrato a carbon coke - afferma Emiliano - significa continuare ad inquinare l’80% in più rispetto alle tecnologie con le quali si attua la decarbonizzazione totale della fabbrica”. Il presidente Emiliano parla di “scelta incongrua, datata, utile esclusivamente ad avvicinare la fabbrica ad una ipotesi di presunta redditività che, però, dovrà essere comunque garantita dai soldi pubblici a sostegno della massiccia cassa integrazione attuata da ArcelorMittal attuale affittuario di un ramo d’azienda. Redditività che, ricordiamolo tutti, si basa - afferma il governatore di Puglia - sulla condivisione, o meglio sullo scarico totale al sistema pubblico, di tutti i danni di natura ambientale e sanitaria che quella fabbrica ha generato e genererà ancora per anni”. “Sconvolge che l'accordo venga siglato contemporaneamente ai decisivi passi che l'Unione europea ha compiuto con il programma Next Generation”,conclude Emiliano.