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Giornale di Taranto - ANNIVERSARIO/ Taranto celebra i 50 della Concattedrale di Gió Ponti
Lunedì, 07 Dicembre 2020 18:38

ANNIVERSARIO/ Taranto celebra i 50 della Concattedrale di Gió Ponti In evidenza

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La città e l’Arcidiocesi di Taranto hanno celebrato questa sera il 50esimo anniversario della Concattedrale di Taranto, progettata dal noto architetto Giò Ponti ed entrata a far parte, per la particolarità della sua struttura, tra le 25 opere architettoniche più importanti del Novecento. La Concattedrale, inaugurata nel 1970, fu commissionata a Giò Ponti dall’allora arcivescovo di Taranto, Guglielmo Motolese. Riferendosi all’evento di stasera, l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, ha detto che a “Taranto serve un lavoro comune di riscossa in questo momento in cui si notano segnali di collaborazione anche in mezzo alla grave crisi sanitaria. A cominciare dalla difesa della vita e della salute”. “L’unità armonica della Concattedrale - ha detto Santoro - deve ispirarci e sostenere la buona volontà di tutti”. “Manifesto il desiderio - ha dichiarato l’arcivescovo di Taranto - che questa opera d’arte di Giò Ponti sia collocata in un circuito di visitazione artistica che la ponga insieme alla Cattedrale, al Marta e al Castello Aragonese per una adeguata fruizione da parte di visitatori di ogni Paese”.

 

“Giò Ponti - ha sottolineato l’arcivescovo - ha concepito la Concattedrale di Taranto non come una fortezza ma come un vascello, echeggiante la biblica arca, la cui vela è una architettonica preghiera che si alza verso il Cielo. E questo è quanto Papa Francesco ci dice quando invita ad avviare percorsi e costruire ponti”. Per l’arcivescovo Santoro, “ciò che poi colpisce l’osservatore, è la simbolica “vela” della facciata che si riflette nell’acqua delle tre vasche collocate nel piazzale antistante, le quali rappresentano il mare”. “A noi - ha concluso Santoro -  è dato di saper cogliere questo segno, questa presenza. A noi che abbiamo ereditato questo patrimonio di arte e di fede, è data la responsabilità di doverlo e saperlo custodire e valorizzare, anche per mantenere fede al grande senso spirituale dell'architetto Giò Ponti”. Stasera inaugurato anche il ripristino funzionale delle vasche di acqua antistanti la Concattedrale, che Gió Ponti, simboleggiando il mare, volle realizzare affinché la facciata potesse specchiarsi. C’é anche un nuovo impianto di illuminazione esterna. “Celebriamo non un monumento, ma il lascito che due uomini illuminati, sensibili ed innamorati di questa terra e del suo mare - ha affermato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci -. Gio Ponti e monsignor Guglielmo Motolese lo hanno consegnato a tutti noi come segno di speranza e orgoglio. Quella vela, che solca l'acqua, ha spinto e continuerà a spingere la comunità intera oltre le prove dei nostri tempi”.