di Ingrid Iaci
Si chiama “Lookdown” l’opera dello scultore Jago, originario di Frosinone, che nella notte tra il 4 e il 5 novembre è stata “abbandonata” in piazza Plebiscito, a Napoli.
La scultura raffigura un bimbo nudo, rannicchiato in posizione fetale con una pesante catena che lo tiene inchiodato a terra.
Il gesto altamente simbolico dell’artista e dal forte impatto emotivo, vuole stare a rappresentare tutti coloro che sono stati abbandonati durante questa emergenza sanitaria ed è un invito a guardare in basso, agli ultimi, quelli che più di tutti sono rimasti schiacciati dagli effetti devastanti della pandemia, il cui futuro, come quello del bambino incatenato, è già tristemente segnato.