Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - EMERGENZE/ Fipe Bar di Confcommercio Taranto “settore in grandissima sofferenza”. Una delegazione presente alla manifestazione di oggi a Bari
Mercoledì, 28 Ottobre 2020 18:38

EMERGENZE/ Fipe Bar di Confcommercio Taranto “settore in grandissima sofferenza”. Una delegazione presente alla manifestazione di oggi a Bari In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

“È tanta l’amarezza tra gli operatori che si sentono ingiustamente penalizzati da disposizioni particolarmente restrittive verso un settore che più di altri ha provato a convivere con il virus, attraverso la messa in campo di misure rispettose delle prescrizioni”. Lo ha dichiarato Paolo Barivelo, nuovo presidente Fipe bar di Confcommercio Taranto. “E’ tanta la preoccupazione per le nostre attività -commenta Barivelo - vi è molta incertezza per il futuro delle nostre imprese. Abbiamo grandi responsabilità verso i nostri dipendenti e verso le nostre stesse famiglie. Deprechiamo le manifestazioni violente di questi giorni, diciamo no allo spontaneismo di piazza". 

 

E’ innegabile però - ha aggiunto - che il settore dei pubblici esercizi sta soffrendo e che molti di noi potrebbero chiudere il prossimo anno. Non possiamo continuare ad essere penalizzati oltre misura, come se nei bar e nei ristoranti il virus avesse un grado di aggressività più elevato che sui bus o in altri contesti”.

    “Tuttavia staremo nel sistema - ha sottolineato il presidente di Fipe bar Confcommercio Taranto - e non andremo in piazza a gridare slogan che possano dare spazio a gruppi e soggetti esterni e con obiettivi di altra natura”. Oggi intanto alla manifestazione regionale organizzata da Fipe a Bari, in contemporanea a varie piazze italiane, Fipe Taranto è presente con una sua delegazione. “Vogliamo, attraverso la nostra pacifica manifestazione, far giungere al Governo il grido di allarme dei titolari dei pubblici esercizi, la disperazione delle imprese ormai oltre il limite della sopportazione. Le nostre tovaglie simbolicamente stese a terra per dire che così ci vengono tagliate le gambe e che domani potremmo non risollevarci più”, conclude Barivelo.