“ArcelorMittal va mandata via per inadempienza contrattuale, economica, ambientale e perché continua a distruggere un territorio e gli impianti mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Non si può attendere ancora, il Governo non può permettere a una multinazionale di distruggere gli impianti e spegnere il sito di Taranto. La situazione è sull’orlo di esplodere, con effetti ambientali, sociali, occupazionali ed economici devastanti”. Lo dichiara Rocco Palombella, segretario generale Uilm. Secondo Palombella, “le nuove fermate e riduzioni dell’attività degli impianti comunicate ieri da ArcelorMittal, sono l’ennesimo atto provocatorio nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Negli ultimi giorni - prosegue - la multinazionale ha accelerato azioni che non hanno giustificazioni economiche e organizzative, come la diminuzione del personale di manutenzione nelle acciaierie che aumenta il rischio incidenti e infortuni".
"ArcelorMittal - dice ancora Palombella - ha ormai deciso di rompere definitivamente per arrivare alla fermata dello stabilimento. Il Governo ne prenda atto e intervenga urgentemente”. Palombella dichiara infine che “la multinazionale sta provando a creare uno scontro con i lavoratori per addossargli la responsabilità della fermata del sito di Taranto” ma, conclude, “non vogliamo essere correi di incidenti e infortuni”.