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Giornale di Taranto - COMMERCIALISTI/ Intervista a Francesco Falcone, candidato alla carica di Delegato Nazionale in rappresentanza degli iscritti di Taranto
Martedì, 08 Settembre 2020 05:47

COMMERCIALISTI/ Intervista a Francesco Falcone, candidato alla carica di Delegato Nazionale in rappresentanza degli iscritti di Taranto In evidenza

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Si vota il prossimo 17 settembre 2020.

Si elegge il Delegato dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Taranto nell’Assemblea dei Delegati della Cassa Nazionale di Assistenza e Previdenza, Istituto, di natura privatistica, che si occupa del futuro pensionistico di circa 100 mila iscritti che esercitano la professione contabile in Italia. Sulle cui spalle dei Commercialisti in questi mesi, è ricaduto il peso della gestione di un numero enorme di adempimenti via via che il Governo, in pieno lockdown, studiava strategie di sostegno alle imprese italiane.

Su questi temi e sulla competizione elettorale abbiamo voluto incontrare il dott. Francesco Falcone, candidato per la carica di Delegato Nazionale in rappresentanza degli iscritti di Taranto, a cui abbiamo rivolto alcune domande.

Dottor Falcone questa intervista rappresenta una occasione interessante per condividere con lei notizie che riguardano il mondo dei Commercialisti italiani travolti, in questi mesi, da un intenso lavoro di aiuto e sostegno agli imprenditori nel pieno della crisi COVID.

I Commercialisti italiani in queste lunghe settimane hanno svolto un ruolo di supplenza essenziale per milioni di contribuenti, imprese e professionisti e lavoratori di questi ultimi. Senza il fondamentale apporto del nostro lavoro sarebbe stato impossibile reggere il colpo della crisi venutasi a creare con il lockdown per garantire l’accesso ai bonus o quello alla cassa integrazione. Avremmo visto condannare alla fame migliaia di famiglie in Italia, nella considerazione che, per l’enorme complessità del sistema fiscale e contributivo di questo Paese, è pressoché impossibile instaurare un rapporto con la Pubblica Amministrazione senza l’aiuto di specialisti.

Tantissimi di noi, gratuitamente, hanno inteso aiutare i loro clienti in ogni modo, passando le notti a elaborare documenti e richieste, a controllarne l’esito e a gestire il panico dei propri assistiti in un momento molto difficile. Avremmo gradito forse maggiore riconoscenza da parte delle istituzioni ma mi pare sia finita con presunte illazioni tese a screditare l’intero mondo delle professioni contabili, che contempla anche ad esempio i Consulenti del Lavoro, al punto che è proclamato uno sciopero nazionale nei prossimi giorni, di tutta la nostra Categoria.

Si ha sempre l’idea che il ruolo delle professioni in effetti abbia un peso economico eccessivo rispetto alla condizione in cui operano le imprese in Italia. E’ una presunzione sbagliata?

E’ una presunzione certamente sbagliata, le imprese italiane possono sempre operare senza il supporto dei professionisti, la legge glielo consente da quando aprono una partita IVA, è chiaro che per come è strutturato il sistema fiscale in Italia e per il numero di adempimenti da sostenere, che per esempio contempla ad oggi almeno 15 dichiarazioni annuali differenti fisse e periodiche da trasmettere all’Agenzia delle Entrate, sarebbe molto più costoso assumere dei dipendenti che svolgano queste funzioni all’interno delle aziende piuttosto che rivolgersi ad un esperto che con tariffe sinceramente banali, garantisce standard certificati di assistenza, coperture assicurative e formazione continua non reperibile altrove. Se considera quanti di questi servizi vengono offerti spesso gratuitamente, come è stato nella fase del lockdown ad esempio, si renderà conto che è una propaganda insensata e offensiva per l’intelligenza della gente divulgare considerazioni di quel tipo.

Ma ora dott. Falcone veniamo alla sua candidatura. Il 17 settembre si elegge il delegato della Cassa Nazionale dei Dottori Commercialisti, cosa è questo Istituto e quanto è importante che anche Taranto partecipi attivamente a questo evento che cade ogni 4 anni?

I Dottori Commercialisti italiani così come tutti i professionisti riconosciuti dalla legge di questo Paese, dal 1994, versano i propri contributi in Istituti previdenziali totalmente privati, avendo scelto formalmente e incondizionatamente di sottrarsi al rapporto di gestione diretta dello Stato per ragioni legate a criteri di maggiore efficienza e non confondibilità del proprio futuro previdenziale con quello di tutti gli altri cittadini.

La rappresentanza presso la Cassa Nazionale dei Dottori Commercialisti è affidata a Delegati che provengono da tutta Italia e che determinano gli orientamenti e le scelte che un Consiglio di Amministrazione poi applicherà in favore della creazione del percorso pensionistico degli iscritti.

Ad essere precisi, la Cassa Nazionale si occupa di erogare anche servizi assistenziali, limitatamente alle proprie possibilità, che favoriscano ad esempio colleghe e colleghi nel momento della nascita di un figlio, in caso di disabilità sopravvenute proprie o di propri familiari e, grazie ad una polizza assicurativa gratuita, anche sostenendo le spese per grandi interventi chirurgici presso strutture sanitarie convenzionate.

Si tratta perciò di scegliere un proprio rappresentante che si occuperà di temi molto delicati e altrettanto fondamentali nella vita di tutti noi. Soprattutto in quella di colleghe e colleghi meno fortunati e soprattutto nella città di Taranto affetta da problematiche note che investono tutti i cittadini e noi Dottori Commercialisti siamo tra questi.

Ci può indicare quali sono i punti che differenziano la sua proposta rispetto a quella delle altre candidature?

Il percorso che ha portato alla mia candidatura è passato attraverso un confronto ampio, democratico ed anche intenso in termini relazionali che ha fatto sintesi rispetto alle proposte provenienti da altri colleghi. Oggi la mia candidatura è di conseguenza quella che rappresenta le aspettative di molti altri colleghi che hanno voluto condividere e scrivere con me una proposta che fosse unitaria e contemplasse storie, esigenze ed anche interessi diversi  per ragioni anagrafiche.

Queste aspettative vertono su temi che non possono che essere condivisi dagli iscritti perché sono tutti tratti a loro beneficio:

-      esiste una generazione di mezzo tra gli iscritti che con il passaggio al regime contributivo (comune a tutti i cittadini italiani) rischia di andare in pensione con un assegno periodico raramente superiore al 30% degli ultimi redditi. Significa che se la tua storia professionale non ha avuto un successo travolgente, e in economie complesse come quelle del sud d’Italia è assai frequente che non avvenga, dovrai aspettarti una pensione estremamente contenuta. Esistono dei correttivi che possono essere applicati a questo fenomeno senza stravolgere la stabilità del sistema pensionistico e vanno adottati da subito.

-      Esiste un tema essenziale che è quello di preservare l’autonomia privatistica dell’Istituto dagli interessi dello Stato. La Cassa Nazionale dei Dottori Commercialisti è quella più solida rispetto al panorama previdenziale di tutto il Paese perché, grazie alla gestione ottima di chi ci ha preceduto, ha raggiunto obbiettivi di stabilità impensabili. E’ chiaro che rappresenta anche una dotazione finanziaria che può interessare lo Stato nella ipotesi di carenza di risorse proprie. Potrebbe accadere anche che ci venga proposto di fondere il nostro patrimonio previdenziale con quello di altre casse privatistiche di settore messe in condizioni peggiori per ragioni meramente anagrafiche, ma questo significherebbe pregiudicare nuovamente le aspettative pensionistiche degli iscritti e vedere ridotta inevitabilmente quella percentuale di cui le ho parlato precedentemente. Noi non lo possiamo accettare, mettiamo in ballo il futuro delle nostre famiglie.

-      Esiste infine un tema di miglioramento dei servizi assistenziali, la rete della assistenza sanitaria non è sufficiente e per come è messa la sanità pubblica nelle nostre regioni, tanto spesso fruire dei vantaggi di una assistenza privatistica, che paghiamo grazie ai nostri contributi, potrebbe fare la differenza di fronte ad eventi difficili della vita.

Il nostro programma che ha un focus su 4 punti essenziali, trasmessi a tutti in questi giorni, è semplice e piuttosto diretto; si esprime per l’interesse generale anche perché quella funzione è limitata ad una rappresentanza tecnica e non politica, e credo possa essere gradito alla generalità degli iscritti.

Non possiamo far altro dottor Falcone che augurarle un in bocca al lupo.

 

Viva il lupo!

 
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Ultima modifica il Martedì, 08 Settembre 2020 08:09