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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Madre positiva da alla luce un bimbo a Taranto. Il primo tampone sul neonato ha dato esito negativo
Lunedì, 31 Agosto 2020 17:08

CORONAVIRUS/ Madre positiva da alla luce un bimbo a Taranto. Il primo tampone sul neonato ha dato esito negativo In evidenza

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Nel reparto Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto una donna positiva al Covid-19 ha dato alla luce un bambino. È la prima volta che al nosocomio tarantino avviene un parto di una donna Covid-positiva. La paziente, dichiara oggi Asl Taranto, è giunta in Pronto Soccorso nella notte tra sabato e domenica, alle  4,30 circa, ed è stata sistemata nell’area isolamento per l’effettuazione del pre-triage per rilevare i casi di positività al Covid prima dell’accesso in ospedale. La donna è risultata essere positiva al Covid-19, pur essendo asintomatica. Traportata mediante l’ascensore dedicato nell’area di isolamento travaglio-parto dedicata alle problematiche gestazionali correlate al Covid. Il parto è stato naturale ed è avvenuto ieri. Il neonato è un maschio e pesa 3.300 grammi. Il bambino è in buone condizioni cliniche, non ha avuto problemi respiratori e attualmente è assistito dai pediatri dell’Utin del reparto di Pediatria. Il primo tampone effettuato sul bambino ha dato esito negativo, ma bisognerà attendere l’esito del secondo tampone per avere la certezza della negatività. Anche la madre è in buone condizioni di salute, presenta parametri clinici e strumentali regolari, e il post-partum procede regolarmente.

    Il direttore  generale Asl Taranto, Stefano Rossi, parla di “lavoro magistralmente eseguito dall’equipe del reparto di Ginecologia e Ostetricia del Santissima Annunziata ci ripaga dagli sforzi fatti in questi mesi per consentire alle strutture sanitarie di continuare a fornire assistenza ai cittadini. In particolare - rileva Rossi - a coloro che sono positivi al Coronavirus e che necessitano di terapie e interventi per altri motivi, nel massimo della sicurezza per pazienti e operatori sanitari e, al contempo, senza alcuna penalizzazione delle normali procedure sanitarie”.