Giovedì, 21 Novembre 2013 19:03
Volantinaggio sulla crisi del lavoro a Taranto del Pdci jonico. Intanto una Delegazione si è recata presso la Vestas di Taranto per esprimere solidarietà In evidenza
Scritto da Giornalista1
Il PdCI jonico effettuerà un volantinaggio sulla devastante crisi del lavoro a Taranto nei seguenti giorni e postazioni: Sabato 23 dalle ore 17.00 alle ore 20.30 in Piazza M. Immacolata; Sabato 30 in Viale Liguria nei pressi di piazza sicilia dalle ore 10.00 alle ore 13.30
Intanto Martedì 19 novembre una delegazione del Pdci jonico si è recata presso lo stabilimento Vestas di Taranto, attualmente occupato dai lavoratori in lotta per la difesa del loro posto di lavoro e del loro futuro. La delegazione ha voluto esprimere con la propria presenza la solidarietà dei comunisti italiani.
Le notizie che giungono tendono a tranquillizzare i lavoratori, ma appare ancora indefinito il piano industriale di questa multinazionale leader mondiale nel proprio settore. Abbastanza chiara appare invece la politica industriale, basata esclusivamente sulla regola del profitto e priva di qualsiasi forma di rispetto del territorio che ospita i propri stabilimenti. Tutto ciò appare ancor più inaccettabile se si pensa che la Vestas ha conseguito importanti guadagni sul nostro territorio, stabilendo record di utili nel decennio passato, a fronte di un basso costo del lavoro e usufruendo degli incentivi più alti stanziati in Europa per impianti eolici installati nella regione Puglia. Noi crediamo che il futuro delle energie alternative sia qui in Puglia, ed in particolare a Taranto, ed è qui che c’è il mercato potenziale nel quale lavorare. Per queste ragioni, la ricerca da parte della Vestas di altri siti nel mondo con forza lavoro a costi più bassi, così come successo anche per la vicina Marcegaglia e per altre aziende presenti sul nostro territorio, non può e non deve essere accettata.
Allo stesso modo, non è pensabile ne accettabile la proposta dell’azienda di trasferire in altre parti del globo personale locale altamente qualificato, considerato qui in esubero, o rinviare continuamente la soluzione del problema, affidandosi alle risorse statali che gravano sull’intera collettività e nel contempo godersi i propri profitti.Alla luce di quanto fin qui espresso, riteniamo necessario che altri lavoratori e l’intera provincia di Taranto diano la loro solidarietà ai lavoratori della Vestas e partecipino alla loro lotta in difesa del posto di lavoro.
Ci auguriamo che anche le organizzazioni sindacali facciano la loro parte e che diano una risposta adeguata e forte all’antica abitudine dello sfruttamento dei lavoratori.Da ultimo, ma non per importanza, riteniamo che spetti alla politica e alle istituzioni salvaguardare i lavoratori, non solo predisponendo misure legislative che favoriscano le aziende locali e l’impiego delle maestranze qualificate del territorio, ma anche investendo risorse pubbliche nella ricerca e nei settori strategici come quelli inerenti alla produzione di energia pulita.
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Cronaca, Politica & Attualità
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