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Giornale di Taranto - SALE LA TENSIONE/ ArcelorMittal, i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm chiedono incontro urgentissimo al Governo
Lunedì, 18 Maggio 2020 22:33

SALE LA TENSIONE/ ArcelorMittal, i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm chiedono incontro urgentissimo al Governo In evidenza

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I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Marco Bentivogli, Francesca Re David e Rocco Palombella hanno inviato una lettera ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro, Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo, (e per conoscenza all'ad di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli) per chiedere un "incontro urgentissimo" sulla situazione dell'ex Ilva.     "Le tensioni di queste ore in merito alla drammatica situazione industriale ed alla gestione della Cassa integrazione per Covid-19, in tutti gli stabilimenti di Arcelor Mittal Italia, la perdita salariale per i lavoratori in Cig, la riduzione al minimo della produzione di acciaio e la quasi totalità degli impianti fermi a valle del ciclo produttivo in tutti i siti italiani, il blocco degli investimenti per l’ambientalizzazione, lo stato di abbandono degli impianti, la mancanza di interlocuzione con ArcelorMittal - sottolineano i sindacati - rendono necessario la convocazione di un incontro urgente. Tanto più in ragione del fatto che l’accordo intervenuto tra Governo e AmIil 4 marzo prevede la scadenza del 31 maggio per la definizione dell’accordo sul piano industriale la conseguente attivazione della Cassa straordinaria (quella ordinaria scade il 30 giugno)".     "Riteniamo quindi indispensabile - concludono - la convocazione di un incontro con la presenza dei vertici di ArcelorMittal per conoscere e valutare l’effettivo stato della trattativa sugli assetti societari, sul piano industriale, occupazionale e ambientale, sulle strategie, sulle prospettive tecnologiche e industriali del gruppo". 

Oggi incontro con l’azienda “pensiamo a una manifestazione a Taranto”

 

“Oggi, nell’incontro con ArcelorMittal a Taranto, abbiamo scoperto che il ricorso alla cassa integrazione  Covid è strutturato con cinque settimane a giugno e quattro a settembre, luglio e agosto sono invece scoperti e quindi l’azienda per questi due mesi aprirà di nuovo il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, quella che ha applicato in stabilimento da luglio 2019 a marzo scorso”. Lo dichiara ad AGI il coordinatore di fabbrica Uilm Taranto, Gennaro Oliva. 

 

“Come sindacati, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Usb, vogliamo lanciare la proposta di una manifestazione di protesta a Taranto entro la settimana, ovviamente se ce la fanno fare, stante gli attuali divieti, perché ho i miei dubbi su questo - prosegue Oliva -. A Genova oggi la manifestazione oggi c’è stata? Si, ma il sito di Genova ha dimensioni notevolmente inferiori rispetto a Taranto. Tutta la forza lavoro di Genova è, per fare un esempio, l’equivalente di una grande officina del siderurgico di Taranto. Sul piano dei numeri e dell’eventuale partecipazione, una manifestazione a Taranto sarebbe tutt’altra cosa se ci mettiamo anche i lavoratori dell’indotto-appalto siderurgico”. Oliva spiega ancora che l’incontro di oggi è cominciato intorno alle 12, è stato interrotto due ore dopo, ed è ripreso nel primo pomeriggio per concludersi poco fa. “Il bilancio? Certo non si può dire che è andato bene, perché dire bene con ArcelorMittal è una parola grossa. Hanno preso l’impegno di migliorare su alcuni aspetti, come ferie e rotazione della cassa integrazione,vedremo quello che ci proporranno”conclude Oliva.