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Martedì, 12 Maggio 2020 15:41

A ROMA C’È CHI REMA CONTRO/Nasce un caso tra Pd e Cinque Stelle sui 200 milioni a Taranto In evidenza

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Nasce un caso tra Pd e M5s attorno ai 200 milioni di euro per Taranto postati, attraverso tre provvedimenti del ministro Paola De Micheli (Mit), nel decreto legge “Rilancio”. Provvedimenti che riguardano la mobilità sostenibile e le infrastrutture. Inserite nel dl, le risorse sono adesso uscite da questo provvedimento. Alle velate accuse del Pd, che prospetta che altro settori della maggioranza remino contro, replicano ora i Cinque Stelle. “Facciamo appello in primo luogo al ministro Gualtieri e alla ministra De Micheli affinché le risorse stanziate per Taranto, che ammontano complessivamente a circa 200 milioni di euro, vengano mantenute in questo importante provvedimento del Governo”. Lo chiedono tre deputati M5s: Giovanni Vianello, Alessandra Ermellino e Giampaolo Cassese. “Ancor più - dicono i tre pentastellati - perché si tratta di misure volte alla sostenibilità ambientale, dunque di cruciale importanza per il nostro territorio”.

 

I parlamentari M5S, rivolgendosi ai Dem, dicono: “Che il Pd faccia tutti i chiarimenti necessari al proprio interno e interloquisca con i ministri Gualtieri e De Micheli nel modo più celere affinché le risorse destinate a Taranto non vengano toccati”. Il riferimento al Pd da parte dell’M5S nasce dopo che i Dem, con un intervento del coordinatore della segreteria nazionale, Nicola Oddati, e di Massimo Moretti, del Pd regionale Puglia, hanno dichiarato che “alcune voci, che ci auguriamo per il bene della città siano infondate, insinuano che ci sia la volontà da parte di altri componenti dell'attuale maggioranza di governo di procrastinare l'approvazione di questi finanziamenti”. Chiara l’allusione all’M5s che, seppure non citato dai Dem, è tuttavia il bersaglio della loro critica. “A noi sembra - hanno dichiarato sul punto Oddati e Moretti - che la città di Taranto abbia già atteso sin troppo per ottenere l'attenzione che merita, e delle misure concrete che la aiutino a portarsi fuori dal conflitto salute-lavoro in cui versa”.

 

Le tre misure finanziate per un totale di 200 milioni di euro spalmati in più anni nascono dopo un confronto avvenuto nei giorni scorsi tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il ministro De Micheli. Sino a sabato le tre proposte erano nella bozza del dl “Rilancio”, da domenica, invece, sono scomparse. Da fonti vicine ai Dem, in risposta all’intervento dei parlamentari M5S, si sostiene “che il Mit e il Mef hanno fatto tutto quello che doveva essere fatto”. E gli assessori del Pd del Comune di Taranto, Francesca Viggiano e Deborah Cinquepalmi, hanno anche scritto al segretario nazionale Zingaretti e ai capigruppo in Parlamento, Delrio e Marcucci, chiedendo che il Pd “si faccia carico di questa incresciosa situazione” perché il Pd “non può risultare complice” di “un altro danno” verso Taranto. E oggi sui fondi per Taranto nel dl “Rilancio” è intervenuto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco, dell’M5S, tarantino, che però ha fatto riferimento ad altre risorse. Nello specifico. a circa 89 milioni di euro per potenziare gli ospedali militari tra cui il Centro Ospedaliere Militare di Taranto.  Nessun cenno però del sottosegretario Turco alla vicenda dei 200 milioni per Taranto indicati dal Mit. 

Giornalista1

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