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Giornale di Taranto - FASE 2/ Balneatori scettici “se le ipotesi di distanziamento dovessero essere confermate il 90% degli stabilimenti non aprirà”
Domenica, 03 Maggio 2020 19:33

FASE 2/ Balneatori scettici “se le ipotesi di distanziamento dovessero essere confermate il 90% degli stabilimenti non aprirà” In evidenza

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Più passa il tempo in assenza di indicazioni sul distanziamento anti-Covid nei lidi, più aumenta il pessimismo dei concessionari, molti dei quali, in Puglia, meditano di non aprire, come spiega all'Agi, il sindacato Cna Balneatori. Il principale nodo da sciogliere è quello delle distanze minime tra gli ombrelloni che, secondo i gestori, potrebbero essere tali da non rendere sostenibile la riapertura. “Se le ipotesi che stanno circolando in questi giorni dovessero tradursi in veri e propri obblighi, per almeno il 90 per cento di noi sarebbe la fine”, sostiene Giuseppe Mancarella, della Cna Balneatori pugliese. “L'orientamento sembra quello di imporre 4,5 metri di distanza tra un ombrellone e l'altro – sostiene ancora il rappresentante del sindacato dei balneari - e 5 metri tra ogni fila. 

 

"Ma prevedere oltre 22 metri quadrati di spazio per ogni ombrellone - aggiunge - significherebbe fallimento certo per chi tentasse di riaprire una spiaggia di medio-piccole dimensioni. Nel Salento, ad esempio, le spiagge sono poco profonde, mediamente intorno ai 16-17 metri. Uno stabilimento con 70 metri di battigia e 15 metri di profondità potrebbe avere, a conti fatti, solo una ventina di ombrelloni, troppo pochi per sperare di non soccombere finanziariamente. Ma piuttosto che fallire – annuncia Mancarella – preferiamo non aprire. Solo due addetti al salvamento ci costano circa 15mila euro”. I balneari, dunque, lanciano un appello al governo e alla Regione Puglia affinché si faccia chiarezza sulle nuove regole da adottare negli stabilimenti balneari. “Abbiamo chiesto alle istituzioni di accelerare perché non c'è più tempo – conclude Giuseppe Mancarella – e ogni giorno che passa senza sapere che sorte avremo è un pezzo di speranza che se ne va”. 

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