Il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza del TAR Puglia – Bari, in forza della quale la Regione Puglia avrebbe dovuto riconoscere ai corsisti di Vision la fruizione di borse di studio. «Siamo ad un punto definitivo di un’annosa questione: la sentenza del Consiglio di Stato è una vittoria della collettività - ha detto Alba Sasso, assessore al Diritto allo studio e formazione – È la vittoria dei giovani laureati pugliesi, delle ragazze e dei ragazzi della nostra regione che hanno creduto e credono nello strumento di Ritorno al Futuro. Abbiamo impedito la sottrazione di 12 milioni di euro dal patrimonio formativo dei nostri giovani. Un grazie particolare a chi ha creduto in questa vittoria, all’ex assessore alla Formazione Marco Barbieri che ha avuto un ruolo rilevante nel contenzioso, all’Autorità di gestione FSE, agli uffici legali e amministrativi che hanno lottato per il raggiungimento di questo risultato. Continueremo a vigilare su eventuali segnalazioni di irregolarità, dobbiamo tutelare i nostri ragazzi ed evitare che venga loro rubato un diritto fondamentale, come quello al futuro, che la Regione Puglia cerca di garantire a chi non ha questa opportunità».
Secondo la Regione Puglia, l’istituto di formazione avanzata “Vision 2000” non era “in possesso di esperienza documentabile almeno triennale in attività di formazione post lauream”, requisito richiesto dall’Avviso n.1/2008 intitolato “Ritorno al Futuro”. La sentenza del Consiglio di Stato chiude una lunga e complessa pagina di giustizia amministrativa, conclusasi a favore della Regione Puglia.