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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Una persona deceduta al Moscati, 81 i ricoverati
Martedì, 07 Aprile 2020 23:17

CORONAVIRUS/ Una persona deceduta al Moscati, 81 i ricoverati In evidenza

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È stabile anche oggi - dopo ieri e domenica - il dato dei ricoverati all’ospedale Moscati, punto Covid di Taranto. Come già domenica e ieri, restano infatti 81 i ricoverati. C’è stato però un decesso. Lo comunica stasera Asl Taranto. Quelli in Rianimazione sono passati da 7 a 6 mentre ci sono 30 degenti in Pneumologia, 33 presso il reparto Malattie Infettive e 12 nel reparto di Medicina Covid. Si tratta per la quasi totalità, spiega Asl Taranto, di pazienti Covid.

Alcuni di loro sono in attesa di primo tampone, altri in attesa del secondo tampone per la conferma. Tutti i pazienti - si specifica - sono seguiti secondo i protocolli sanitari nazionali e regionali. I parenti sono costantemente informati circa lo stato di salute dei propri congiunti. Si è registrato un decesso ieri poco prima della mezzanotte mentre due pazienti sono stati dimessi in data odierna. Nel bollettino della Regione Puglia, a Taranto e provincia sono assegnati oggi due nuovi casi di Coronavirus, 192 sono invece i casi totali dall’insorgenza della pandemia, la provincia, per numero di casi, resta la penultima in Puglia.

A Taranto città i casi positivi diagnosticati sono 50.

"Oggi registriamo 50 casi positivi a Taranto città, 3 in meno rispetto a ieri. Sembrerebbe un dato confortante ma purtroppo non è così. Due pazienti sono guariti e sono stati dimessi ma c’è anche stato un decesso". A spiegarlo è Francesca Viggiano, assessore alle Emergenze epidemiologiche del Comune di Taranto. Il calcolo dati é fatto dall'inizio della pandemia. "A nome della Amministrazione - prosegue - porgo le più sentite condoglianze alla famiglia che ha subìto il lutto. Le due guarigioni sono invece simbolo del sacrificio che stiamo compiendo come comunità ma soprattutto del lavoro che dei nostri sanitari portano avanti giorni e notte con senso di responsabilità e spirito di abnegazione. Non vanifichiamo il loro operato e non rendiamoci complici del contagio".