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Sabato, 04 Aprile 2020 09:32

CONFERENZA DEI SERVIZI/ Università a Taranto, frenata sull’acquisto dell’edificio dell’ex Banca d’Italia In evidenza

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Frenata  sulla possibilità che il Comune di Taranto acquisisca con le risorse del contratto istituzionale di sviluppo la sede dismessa da Banca d’Italia nel centro della città per farvi la sede del nuovo corso di laurea in MedicinaSi  e Chirurgia dell’Università di Bari. È quanto emerso ieri in una conferenza di servizio in video collegamento svoltasi in Prefettura. Ha presieduto i lavori il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica, Mario Turco.

    Il Comune puntava all’utilizzo della ex Banca d’Italia “dall'anno accademico 2020-21, quanto meno in riferimento al secondo semestre. In un primo momento - annuncia il Comune - da parte del Governo era stata annunciata una disponibilità finanziaria specifica per l'acquisizione di un immobile di pregio quale l'ex sede della Banca d'Italia. Successivamente - si afferma - resasi difficoltosa questa possibilità, è stato chiesto ai soggetti del tavolo di verificare, per l'acquisto del medesimo edificio, le eventuali economie derivanti dalle schede progettuali già esistenti nel Cis Taranto ovvero l'impiego dei fondi commissariali di Ilva”. 

È emerso nella realtà  per il Comune di Taranto, che “entrambe queste ipotesi, sono difficilmente realizzabili con riferimento a norme e procedimenti amministrativi in corso in relazione alle fonti di finanziamento pubblico proposte, ma soprattutto rischiano di non poter produrre una riqualificazione dell'ex Banca d'Italia in tempo utile per l'inizio del prossimo anno accademico. A meno che - precisa il Comune -, il Governo non sia in grado di semplificare tutti gli iter e di operare come cabina di regia dei diversi titolari delle citate fonti di finanziamento”.

    In ogni caso, il Comune di Taranto conferma “la propria disponibilità ad acquisire l'immobile individuato, ovvero a fornire disponibilità nuove per gli insediamenti universitari o il Tecnopolo a Taranto, come, per esempio, l'ex scuola Acanfora. La questione - conclude il Comune - sarà all'ordine del giorno della prossima convocazione del tavolo istituzionale permanente per Taranto”.

    Da parte sua il sottosegretario Turco ha dichiarato: “Abbiamo necessità di condividere anche l’eventuale Piano B qualora ci fossero dei ritardi nell’acquisto della ex sede della Banca d’Italia e nella sua ristrutturazione. Se la nuova sede non dovesse essere pronta per settembre - afferma Turco - eventualmente inizieremo il primo semestre presso la Cittadella della Carità per poi continuare il secondo semestre nella sede indicata e ristrutturata”. Per Turco, “occorre anticipare tutti i possibili ritardi dovuti all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che sta rallentando il Paese. La settimana prossima torneremo a riunirci nella cornice degli incontri tecnici del Contratto istituzionale di sviluppo”. 

Giornalista1

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