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Giornale di Taranto - CRIMINALITÀ/ Incredibile a Bari, si offre di accompagnare un 97enne e gli ruba la pensione appena ritirata dall’ufficio postale, arrestato insieme al suo complice
Giovedì, 02 Aprile 2020 12:02

CRIMINALITÀ/ Incredibile a Bari, si offre di accompagnare un 97enne e gli ruba la pensione appena ritirata dall’ufficio postale, arrestato insieme al suo complice In evidenza

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Un borseggiatore ed un complice sono stati arrestati dalla Polizia a Bari, per aver derubato un pensionato di 97 anni che ieri aveva appena ritirato i soldi da un Ufficio Postale. Il Direttore dell’Ufficio ha subito allertato il numero di emergenza 113 e gli equipaggi della Sezione Falchi della Squadra Mobile hanno poco dopo rintracciato i responsabili. In particolare, grazie alle dichiarazioni dei testimoni, gli agenti hanno accertato che la vittima, in fila all’esterno dell’Ufficio Postale, era stata avvicinata da un altro utente che era riuscito ad entrare nell’ufficio postale subito dopo l’anziano signore, osservandone i movimenti. All’uscita, l’uomo si è offerto di accompagnare la vittima a casa e, proprio in tale frangente, ha sfilato i soldi che custodiva in tasca per poi congedarsi con una scusa.

 

 Le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’Ufficio Postale hanno consentito agli agenti di riconoscere  un 60enne pregiudicato barese, nonostante lo stesso indossasse una mascherina chirurgica. Il borseggiatore è stato poco dopo rintracciato dai “Falchi” a bordo di un’autovettura condotta dal suo complice, di 27 anni anch’egli pregiudicato.

I due malfattori, vistisi scoperti, hanno tentato di guadagnare la fuga ma sono stati bloccati e trovati in possesso dei soldi sottratti al pensionato e di una pinza “filatelica” di 20 cm, di uso comune tra i collezionisti di francobolli, strumento evidentemente utilizzato per sfilare dalla tasca della vittima il denaro. I due uomini sono stati arrestati, e rinchiusi in carcere, con le accuse di furto pluriaggravato, resistenza, minaccia ed oltraggio a Pubblico Ufficiale e denunciati per inosservanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emesso per l’emergenza Covid-19.