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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ La riunione tra ArcelorMittal e sindacati è andata male, l’azienda non intende ridurre il personale presente in fabbrica
Lunedì, 30 Marzo 2020 12:07

CORONAVIRUS/ La riunione tra ArcelorMittal e sindacati è andata male, l’azienda non intende ridurre il personale presente in fabbrica In evidenza

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di vedremo, vedremo, ma non hanno assunto alcun impegno certo. Per noi sono degli incoscienti e degli irresponsabili”. Lo dichiara ad AGI il segretario Uilm Taranto, Antonio Talò, dopo il confronto di questa mattina in video conferenza con i rappresentanti di ArcelorMittal insieme alle altre sigle metalmeccaniche.

Oggi non abbiamo nemmeno parlato dell’avvio della cassa integrazione per 8173 addetti per Coronavirus perché non vi erano assolutamente le condizioni per farlo - prosegue Talò -. ArcelorMittal, a proposito delle misure contro il Coronavirus, si trincera dietro il decreto prefettizio, ci dice che 3500 lavoratori diretti, più altri 2000 di indotto, sono autorizzati ad entrare ogni giorno, sino al 3 aprile, in stabilimento, che sono i numeri minimi, e questo per loro è quanto. Da qui non si smuovono per niente”. “Adesso come sindacati stiamo scrivendo di nuovo a tutte le autorità - commenta Talò - anche per capire come funzionano i controlli e cosa si sta facendo per individuare la catena dei contatti dopo il primo caso positivo al Coronavirus registrato in fabbrica. Questi lavoratori si alternano fra di loro sugli impianti e non è giusto che questa gente ora stia a casa, in una situazione di incertezza assoluta per se stessi e per le loro famiglie”.