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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Primo caso sospetto in ArcelorMittal
Sabato, 28 Marzo 2020 18:13

CORONAVIRUS/ Primo caso sospetto in ArcelorMittal In evidenza

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Primo sospetto caso di Coronavirus nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal, ex Ilva, di Taranto. Lo apprende AGI da fonti sindacali. Un lavoratore, nella serata di ieri - spiegano le fonti -, ha avvertito dei sintomi influenzali caratterizzati da febbre alta. Si tratta di un addetto agli impianti di ossigeno.  

 Stando ad una prima ricostruzione stanotte un lavoratore del Pgt (ossigeno) si è sentito male e una volta soccorso è stato accompagnato a casa in quanto aveva sintomi influenzali riconducibili forse al Coronavirus.

Il lavoratore in questione è di Taranto e dopo essere stato accompagnato nella propria abitazione in serata è stato prelevato da un’ambulanza del 118 e accompagnato all’ospedale Moscati per essere sottoposto al tampone.

 

ArcelorMittal, aggiungono le fonti, ha predisposto il protocollo Covid. Proprio in questi giorni i sindacati stanno insistendo perché nel siderurgico sia ulteriormente ridotto sia il numero degli impianti in attività che la forza lavoro presente per ridimensionare le possibilità di contagio al Coronavirus data l’estensione della fabbrica e l’elevato numero di lavoratori che ogni giorno vi si reca. Il prefetto di Taranto, con un decreto del 26 marzo, ha disposto che il siderurgico sino al 3 aprile tenga in marcia gli impianti attualmente accesi solo per esigenze di sicurezza e di salvaguardia, e non per produrre a fini commerciali, e disposto che ogni giorno in fabbrica, che è h24, entrino 5500 persone, 3500 dipendenti di ArcelorMittal, divise sui tre turni, e 2000 delle imprese esterne. I sindacati continuano a ritenere troppo alti questi numeri, ribadiscono che la fabbrica va portata al minimo regime riducendo ancora la forza lavoro e oggi lo TV hanno evidenziato anche al custode giudiziario degli impianti, Barbara Valenzano.