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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ Gugliotti sul caso dell’ospedale di Castellaneta “Dei primi 54 tamponi effettuati, 7 hanno dato esito positivo, 44 negativo e 3 inizialmente dubbi e poi negativi”
Sabato, 21 Marzo 2020 11:28

CORONAVIRUS/ Gugliotti sul caso dell’ospedale di Castellaneta “Dei primi 54 tamponi effettuati, 7 hanno dato esito positivo, 44 negativo e 3 inizialmente dubbi e poi negativi” In evidenza

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 "Pur in una situazione davvero molto difficile quale quella del Coronavirus, stamattina c’è almeno una piccola notizia positiva e cioè che i tre tamponi fatti a Castellaneta che sono risultati inizialmente dubbi, sono stati ora accertati  come negativi". Lo dice il sindaco di Castellaneta, che è anche presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, dopo il caso scoppiato ieri all’ospedale cittadino San Pio dove un dirigente medico di Medicina, positivo al Coronavirus e ora ricoverato all’ospedale Moscati di Taranto, ha contagiato diversi altri colleghi, tra cui tre primari, e altri operatori sanitari. "In prima battuta - aggiunge all'AGI Gugliotti - sono stati effettuati 54 tamponi nei confronti di tutti coloro che sono stati a stretto contatto col medico in questione. Di questi, 44 sono risultati negativi, 7 positivi e 3 dubbi. Adesso su questi 3 dubbi  si è sciolta la riserva e si è sciolta bene nel senso che i 3 tamponi sono risultati negativi ad un ulteriore approfondimento. Questi sono i dati ufficiali, questi sono i dati che io come sindaco di Castellaneta e autorità sanitaria locale conosco". "Nella giornata di ieri, considerato sia la particolarità di una struttura come l’ospedale, sia il fatto che il medico in questione ha avuto plurimi contatti, sono stati disposti ed effettuati ben 500 tamponi nei confronti di quanti, medici, infermieri, operatori e addetti, ruotano attorno al nosocomio San Pio - dichiara ancora il sindaco di Castellaneta. L'ultimo stock di tamponi è partito ieri sera alla volta dei laboratori che dovranno svolgere gli esami: "Poichè serve un tempo necessario stimato tra le 36 e le 48 ore, dico che solo nella giornata di oggi e via via a seguire nelle ore successive, sino a domani, potremo avere il quadro vero della situazione e capire se e quanti contagi effettivi ci sono stati".

 

A Castellaneta c’e molta preoccupazione e la capisco, circolano anche numeri riferiti ad un maggior numero di tamponi positivi - commenta Gugliotti -, ma atteniamoci alle comunicazioni ufficiali, ai dati forniti dalle autorità, perché il momento è già molto complicato”. Gugliotti aggiunge che l’ospedale di Castellaneta “sia pure a ritmo ridotto, sta continuando a funzionare. I tre primari risultati positivi ai controlli sono ovviamente in quarantena. Mi risulta che in reparti come Pediatria, il cui responsabile è risultato contagiato, non stiano più prendendo nuovi ricoveri ma tengono comunque i piccoli che sono già in reparto”. Circa la decisione di attrezzare ad ospedale Covid 19 tutto il Moscati di Taranto, mettendo da parte la soluzione iniziale che vedeva il Moscati struttura Covid e gli ospedali di Grottaglie, Massafra e Mottola come post Covid o post acuzie, Gugliotti, anche in veste di presidente della Provincia di Taranto, sostiene che “ci si va preparando nella eventualità, che speriamo che non si verifichi, che si tocchi un picco di contagi tra fine mese d inizio di aprile”. Infatti, l’Asl Taranto ha già deciso che i primi reparti ad essere trasferiti dal Moscati saranno Oncologia, che andrà nella casa di cura Villa Verde a Taranto, ed Ematologia, che andrà nella casa di cura D’Amore sempre a Taranto. Si tratta di cliniche accreditate col Servizio sanitario nazionale. Spostamenti in arrivo - ma in altri ospedali del territorio tra cui Taranto-Santissima Annunziata, Martina Franca e Manduria - anche per altri reparti del Moscati come Otororino e Oculistica. In quanto al medico di Castellaneta che si ritiene abbia contagiato i suoi colleghi dopo essere andato ai primi di marzo in Lombardia e non dichiarando, al suo rientro, di avere già i sintomi del Coroanvirus, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha segnalato il caso alla Procura di Taranto perché accerti eventuali profili di responsabilità, mentre, su disposizione della Regione, l’Asl Taranto potrebbe aprire un procedimento disciplinare. Ma la moglie del medico, oggi in una intervista a “Nuovo Quotidiano”, dichiara: “Mio marito da tempo non si sposta dalla Puglia. Questa storia è surreale. Ha seguito le regole e quando aveva la febbre, ha mendicato un tampone che gli è stato negato. Rischia la vita - ha affermato la moglie del medico in questione - e gli hanno scaraventato addosso responsabilità che non ha".