Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - IL CONFRONTO/ Giustizia per Taranto soddisfatta. I Liberi e Pensanti “noi siamo per la chiusura totale della fabbrica, se il sindaco è pronto, lo facciamo insieme!”
Mercoledì, 04 Marzo 2020 22:00

IL CONFRONTO/ Giustizia per Taranto soddisfatta. I Liberi e Pensanti “noi siamo per la chiusura totale della fabbrica, se il sindaco è pronto, lo facciamo insieme!” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

E’ stato un incontro a più voci che ha fatto registrare la partecipazione delle Associazioni che sono per la chiusura dello stabilimento siderurgico quello tenutosi questo pomeriggio con il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e la sua giunta. Al confronto ha partecipato anche  il presidente della Camera di Commercio Luigi Sportelli. La posizione di entrambi è quella di chiusura dell’area a caldo attraverso un accordo di programma sul modello di Genova. 

Melucci ha convocato il Comitato cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti, Giustizia per Taranto, Taranto Respira, Legamjonici, Tamburi Combattenti, Isde medici per l’ambiente gruppo di Massafra, collettivo Morricella, dal nome dell’operaio che a giugno 2015 perse la vita a causa di gravi ustioni in un incidente all’altoforno 2. Invitati anche Acli e Legambiente.

A scrivere dell’incontro sono stati i Liberi e Pensanti sulla loro pagina fb.

“In questi giorni concitati per l'Italia intera - scrivono- per la questione covid19, a Taranto tiene banco il virus letale della questione Ilva.

Sembra che dopo anni di lotte per liberarci da quel mostro, le istituzioni locali, fino a ieri pro Mittal e industrialisti convinti, hanno finalmente compreso che fino ad oggi la strada che perseguivano era sbagliata. Oggi hanno finalmente ammesso che quella fabbrica non tutela nessuno, né economicamente né dal punto di vista sanitario. 

Oggi prima il sindaco Melucci con la sua giunta e poi il presidente della Camera di Commercio, Sportelli, hanno dichiarato di essere favorevoli alla chiusura dell'area a caldo. Noi abbiamo ribadito che lo stabilimento di Taranto ha un ciclo produttivo integrale e che la chiusura dell'area a freddo è una conseguenza ineludibile: necessiterebbe di messa a norma e bonifica, come l’area a caldo, perché allo stato in cui versa è altamente inquinante.

Chiediamo da sempre la chiusura delle fonti inquinanti siamo sempre pronti a intentare ogni possibile azione in questa direzione. Tuttavia, avvezzi, ad ogni acrobazia giuridica, abbiamo espresso le nostre perplessità sull'ordinanza emanata, per gli sviluppi sfavorevoli che i tempi concessi all'azienda possono implicare.

Alla richiesta di unione di intenti, abbiamo ribadito alle istituzioni che per noi la chiusura è l'unico obiettivo perseguibile e se il sindaco si sente pronto, quando vuole, possiamo andare in fabbrica e chiuderla insieme, visto che lo Stato, che dovrebbe garantire la salute dei cittadini e degli operai, si ostina a tenerla in vita per un valore economico sempre più esiguo!”

Positiva la valutazione espressa sempre via facebook da Giustizia per Taranto che ha preso atto con soddisfazione della volontà espressa dal sindaco rispetto alla chiusura dell’area a caldo. Giustizia per Taranto ha ribadito che in questo senso risulta quanto mai strategico il Piano Taranto che indica il percorso per rendere la città non più dipendente dall’acciaio ma capace di svilupparsi secondo modelli alternativi e sostenibil.