Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal hanno firmato questa mattina a Milano l’accordo che da un lato supera il contenzioso tra le parti al Tribunale di Milano e dall’altro modifica il contratto sulla gestione in fitto e acquisizione del gruppo siderurgico. Lo apprende AGI da fonti vicine al dossier.
Secondo fonti governative, con la firma dell'accordo l'intera vicenda si avvia verso una soluzione definitiva e chiarificatrice. Sì, ma cosa accadrà adesso? E' chiaro che in assenza di un'intesa in grado di scongiurare l'avvio di una procedura giudiziaria, che ruotava, ricordiamo, attorno alla volontà espressa dal Gruppo franco-indiano di recedere dal contratto di fitto di Ilva, la situazione sarebbe potuta precipitare con ovvie conseguenze di carattere sociale ed economico (Arcelor Mittal avrebbe portato i libri in Tribunale e le società in Amministrazione straordinaria sarebbero diventate due). Con l'accordo siglato oggi, invece, l'attenzione si sposta inevitabilmente a novembre, quando potranno accadere due cose: o lo Stato subentra nella gestione dello stabilimento entrando in maggioranza oppure ArcelorMittal fa un passo indietro, paga una penale da 500 milioni di euro e quindi l'azienda torna in toto ai commissari. Il tutto mentre il fronte politico tarantino contrario all'accordo si compatta ed annuncia iniziative che rimettano al centro l'interesse della città.