“La corda si è ormai spezzata e non si torna più indietro”. Lo ha detto oggi il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, dopo l’incontro con i parlamentari del territorio sulla vicenda ex Ilva, ArcelorMittal. “O chiudiamo le fonti inquinanti, o andiamo verso un accordo di programma come quello di Genova”, dove l’area a caldo del siderurgico è stata già chiusa da tempo, “e quindi la Valutazione del danno sanitario diventa prioritaria per ogni tipo di accordo e di investimento, di transizione, o semplicemente si chiude, lo ripeto, si chiude” ha esclamato Melucci scandendo anche i termini perché fossero più chiari meglio percepiti. “Dobbiamo pensare a come mettere in sicurezza i lavoratori, le bonifiche, le risorse del Cantiere Taranto, ma indietro non si torna. D’ora in avanti bisognerà fare i conti con questa impostazione del territorio che è largamente sentita e non abbiamo più intenzione di accordi al ribasso” ha sostenuto ancora il sindaco di Taranto. “Se le carte dovessero confermare quello che è stato anticipato - ha detto ancora il sindaco riferendosi ai contenuti dell’intesa che Ilva ed ArcelorMittal dovrebbero firmare mercoledì dopo quasi due mesi di trattativa -, noi siamo insoddisfatti e rivendichiamo queste scelte per Taranto”
Lunedì, 02 Marzo 2020 17:16
LO STRAPPO/ Il sindaco “non si torna più indietro o si chiudono le fonti inquinanti o si chiude tutto, la corda si è spezzata” In evidenza
Scritto da Giornalista1
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