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Giornale di Taranto - QUI TARANTO/ Sbloccato il Parco Lulu’ donato da Nicolò Fabi al quartiere Tamburi
Domenica, 01 Marzo 2020 15:55

QUI TARANTO/ Sbloccato il Parco Lulu’ donato da Nicolò Fabi al quartiere Tamburi In evidenza

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Si sblocca a Taranto, dopo quasi quattro anni di 'stand by', il Parco Lulù, frutto della donazione del cantautore Niccolò Fabi per ricordare la figlia scomparsa nel 2010. Oggi la Provincia di Taranto annuncia che “il dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Taranto, Roberto Carucci, ha firmato il provvedimento che certifica l'avvenuta bonifica delle aree del quartiere Tamburi, in cui sorgerà il Parco Lulù, progetto finanziato dalla Fondazione Pizzarotti e dal cantautore Niccolò Fabi”. Il procedimento di certificazione dell'avvenuta bonifica dei luoghi di competenza dell'Ente Provincia, viene specificato, "si è concluso tempestivamente nell'arco di una decina di giorni. Infatti, il 17 febbraio scorso l'agenzia Arpa Puglia ha trasmesso la relazione tecnica agli uffici che hanno chiuso l'iter in pochi giorni, con la pubblicazione sull'Albo Pretorio della Provincia della determinazione n. 167”. Con l’ultimo passaggio burocratico in capo alla Provincia, si evidenzia, "si è concluso il percorso amministrativo che consentirà la realizzazione del Parco Lulù, dedicato alla piccola Olivia, la figlia di Niccolò Fabi scomparsa alla tenera età di due anni, che sorgerà su terreno di proprietà del Comune di Taranto, nel quartiere Tamburi, nei pressi della scuola Gabelli”. Fabi decise di realizzare il parco a Taranto insieme alla moglie Shirin Amini dopo essersi reso conto della situazione del rione Tamburi, segnato dall’inquinamento industriale a causa della sua vicinanza agli impianti siderurgici ex Ilva, ora ArcelorMittal. Una situazione critica che anni fa ha spinto l’allora sindaco di Taranto, Ezio Stefano, a firmare anche delle ordinanze che vietavano il calpestio delle aiuole e delle aree in terra battuta. Fabi è stato a Taranto esibendosi al Concerto dell’1 Maggio Taranto. Di recente il cantautore ha espresso il suo disappunto per la stasi del progetto. “Quello di Taranto - ha detto - è l'unico progetto che non siamo riusciti a portare a termine in dieci anni. Forse - ha aggiunto - è stato presuntuoso da parte mia entrare in un contesto così articolato, ma mi sentivo di farlo per una città così martoriata. Taranto è in un meccanismo complicatissimo, e i suoi cittadini si trovano al centro di un vortice che mi dà una pena infinita. I lavori non sono partiti e faccio fatica a capire qualcosa di così articolato come la situazione tarantina - aveva detto ancora Fabi che ha visitato anche il rione Tamburi - una situazione che va al di là della burocrazia presente in tutta Italia. Il nostro era un progetto a margine e simbolico, non risolutivo del problema di Taranto e del conflitto sanità-lavoro, ma è entrato nel vortice di interessi e campanilismi. È sempre l'ego che rallenta un lavoro collettivo e corale. La risultante è che siamo fermi, tutto è approvato, ma ogni volta salta fuori un ulteriore cambio, un'attesa, un protocollo, una bonifica. Mi fa pena parlarne perché ho una responsabilità nei confronti dei miei donatori che ancora aspettano". Ma ora il via libera della Provincia di Taranto dovrebbe sbloccare il progetto del parco Lulù.

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