Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - FACCIAMO RUMORE/ I Liberi e Pensanti “Antonio è l'esempio vivente che esiste una Taranto vincente che punta sul bello, sul lavoro, sulla cultura”
Domenica, 09 Febbraio 2020 17:59

FACCIAMO RUMORE/ I Liberi e Pensanti “Antonio è l'esempio vivente che esiste una Taranto vincente che punta sul bello, sul lavoro, sulla cultura” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

 “Un artista che con umiltà e duro lavoro c’incanta con la sua voce e il suo talento. Antonio Diodato è la Taranto che ci piace, la Taranto di cui vorremmo leggere ogni giorno: quella della bellezza. Nel cuore del Comitato e di #unomaggioliberoepensante, non possiamo che esprimergli tutto il nostro affetto e il nostro orgoglio. Antonio è l'esempio vivente che esiste una Taranto che punta sul bello, sul lavoro, sulla cultura e che può essere vincente senza mai dimenticare quelle che sono le problematiche che l'affliggono.  

Tutti felici per la sua vittoria, ad iniziare da quella politica che, ancora oggi, avversa le idee di chi vuole una città diversa, di chi vuol vedere quella fabbrica chiusa per sempre.

Il carro del vincitore è affollato, come sempre in queste occasioni, per noi c’è la felicità doppia di averlo a bordo di Unomaggioliberoepensante.

Festeggiamo Antonio  continuando a lavorare per regalare alla città un’altra grande edizione, anche con l'aiuto del fresco vincitore di Sanremo e di tutta quella parte di Taranto che crede in un futuro diverso per sé e per i propri figli.

Bravo e grazie Antonio, hai fatto rumore e siamo certi che continuerai a farne.” Così, dopo la vittoria a Sanremo, il comitato 'Cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti' di Taranto, promotore del concerto del Primo Maggio a Taranto di cui Diodato, tarantino, é uno dei direttori artistici insieme all’attore Michele Riondino e al musicista Roy Paci.

Diodato ha dedicato “Rumore”, la canzone con cui ha vinto la settantesima edizione del Festival di Sanremo, a Taranto, la sua città, dove, ha sottolineato, c’é bisogno di far  “rumore” con chiaro riferimento alle vicende Ilva e all’impatto ambientale e sanitario che determinano. Ma da sempre per Diodato musica e canzoni sono  un potente veicolo per trasmettere messaggi sociali e in questo senso il concerto del Primo Maggio di Taranto  è un esempio. Lo scorso anno, a Taranto, a margine dell’evento, Diodato ha infatti dichiarato che “il concerto dell’1 Maggio di Taranto continua ad essere una manifestazione importante, un grande megafono rispetto ai problemi di questa città”. Evidenziando che il concerto dell’1 Maggio ha anche un ruolo di denuncia dei problemi vissuti da Taranto, ma che per l’edizione 2019 ha scelto di ospitare anche testimonianze diverse da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, alle madri di Plaza de Mayo e a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, Diodato dichiarò che “questo palco serve proprio a questo, a creare una cassa di risonanza per lanciare messaggi che devono arrivare il più lontano possibile. Cucchi, Lucano, sono persone  che rappresentano una determinazione, una forza, e spero che questo possa ispirare anche noi che siamo qui a lottare giorno dopo giorno”.

 

“Siamo sempre contenti, sempre molto stanchi e affaticati, nel dare ogni anno una possibilità a questa  città che è quella di riconoscersi - aggiunse in quella occasione Diodato -, di incontrarsi, di condividere delle emozioni. Ci teniamo a ringraziare tutti gli artisti che vengono gratuitamente e che ci aiutano nel lanciare messaggi importanti creando una sorta di cassa di risonanza. C’è tutta una Italia che a noi piace rappresentare sul nostro palco, tantissimi esempi di lotta e di determinazione”.

    E con Diodato, nelle edizioni del concerto dell’1 Maggio a Taranto si sono spesi per la causa della città pugliese anche altri cantanti come, tra gli altri, Fiorella Mannoia o  Niccolò Fabi, che in ricordo della propria figlia piccola scomparsa ha donato un parco giochi ai bambini del rione Tamburi, il quartiere di Taranto attaccato all’acciaieria, parco giochi non ancora realizzato.

 

 "Userò sempre la mia forza per aiutare i miei amici di Taranto ad avere una cassa di risonanza per denunciare la situazione insostenibile di Taranto. Per la mia città serve far rumore!". Così il movimento "Giustizia per Taranto", che rivendica la chiusura con bonifica della ex Ilva, ora ArcelorMittal, ha veicolato stamattina sui social le parole di Diodato dopo la vittoria a Sanremo. Diodato ha infatti dedicato la sua vittoria anche a Taranto, cittá, ha sottolineato, dove c'é bisogno di far "rumore" per evidenziare la critica situazione esistente. E al festival, nella sezione "Nuove Proposte", anche un'altro brano dedicato a Taranto e al suo difficile rapporto con la fabbrica: "Il gigante d'acciaio" escluso però dopo la prima esibizione. Gabriella Martinelli, tarantina di Montemesola, con Lula, ha portato un pezzo che punta dritto al cuore della fabbrica. Per L'autrice tarantina il suo brano "Sta diventando una specie di inno".