Il Tavolo istituzionale per il Contratto di sviluppo di Taranto non si terrà più il 17 gennaio alle 11 in Prefettura. Dopo la convocazione diramata ieri, stasera è arrivato l’annullamento: non c’è motivazione, nè nuova convocazione. È il secondo rinvio nell’arco di un mese. Il primo c’era stato già da dicembre scorso al 17 gennaio. Le precedenti riunioni si sono tenute ad aprile e giugno 2019 presiedute dall’allora vice premier Luigi Di Maio.
Oggi sia il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che i sindacati confederali hanno scritto al premier Giuseppe Conte manifestando viva insoddisfazione per come procede l’attuazione del Contratto istituzionale di sviluppo, messo in pista con una legge nel 2015 e varato alla fine dello stesso anno con intesa a Palazzo Chigi. Da più parti si evidenzia che la spesa, rispetto al miliardo di budget tra fondi vecchi e nuovi, è sostanzialmente ferma e che non ci sono passi avanti apprezzabili. Sindaco e sindacati hanno chiesto al premier che sia la presidenza del Consiglio ad assumere il coordinamento e la gestione del Contratto di sviluppo sottraendola dalla competenza del Mise. Venerdì a Taranto sarebbe dovuto venire il ministro Stefano Patuanelli a presiedere l’incontro.