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Giornale di Taranto - L’ASSISE/ Al Consiglio Comunale di Massafra, numero legale ancora una volta garantito dall'opposizione
Domenica, 22 Dicembre 2019 00:26

L’ASSISE/ Al Consiglio Comunale di Massafra, numero legale ancora una volta garantito dall'opposizione In evidenza

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 E’ accaduto di nuovo. Ancora una volta, la maggioranza si è presentata in aula consiliare senza avere i numeri. Ieri mattina, per l’ennesima volta, si è rischiato di veder slittare i lavori del Consiglio Comunale a causa della mancanza del numero legale, garantito, alla fine, dalla presenza nell’aula di Piazza Garibaldi delle forze politiche di opposizione.

“Una maggioranza sempre più risicata e divisa, che non riesce a mettere insieme i propri pezzi. E l’assenza di un numero legale in Consiglio è l’ennesima attestazione di una crisi ormai sempre più palese. Un maggioranza sempre più allo sbando, scollata nelle sue parti, cui le forze di opposizione sono state costrette, ancora una volta, a fare da stampella, per consentire alla massima assise democratica di deliberare su questioni importanti per il paese”.

Così, dai tavoli della minoranza chiosano i consiglieri di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Massafra Cambia e Massafra Futura. “Noi siamo rimasti in aula anche questa volta per spirito istituzionale e per senso di responsabilità verso i cittadini, che hanno riposto nelle mani di quest’Amministrazione la governabilità del paese. Pertanto, non è concepibile né giustificabile che per questioni o diatribe interne la maggioranza non si presenti compatta a un appuntamento così importante per la governabilità del paese quale è, appunto, un Consiglio Comunale. A noi consiglieri eletti il popolo degli elettori ha dato fiducia. E non rappresentarli, significa tradirla”.

E dai banchi della minoranza rincarano la dose: “Noi consiglieri di opposizione non possiamo sempre fungere da scialuppa di salvataggio per questa maggioranza che tale, evidentemente, non lo è più. Ci auguriamo che il sindaco e la sua maggioranza, o ciò che di essa ne resta, ne traggano le dovute conclusioni”.