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Lunedì, 09 Dicembre 2019 14:46

LA VERTENZA/ Al via la mobilitazione in vista dello sciopero che partirà dalle 23 di stasera e durerà 32 ore, domani manifestazione a Roma In evidenza

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Stamattina alle 6, davanti ai tornelli delle portinerie del siderurgico ArcelorMittal, ex Ilva, è cominciato il volantinaggio dei delegati sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm in vista dello sciopero nazionale di domani con manifestazione a Roma in piazza Santi Apostoli. A Taranto, per consentire un’ampia partecipazione alla manifestazione nazionale, lo sciopero parte dalle 23 di stasera e si conclude alle 7 dell’11 dicembre. Durerà quindi 32 ore.

    Con questo sciopero le tre sigle sindacali dicono no ai 4.700 esuberi entro il 2023, di cui 2900 subito, dichiarati al Mise da ArcelorMittal. Lo sciopero per le confederazioni riguarda anche l’area dell’indotto-appalto del siderurgico. Sciopera domani ma per conto proprio anche il sindacato Usb che effettuerà un presidio davanti alle portinerie del siderurgico. Antonio Arcadio, segretario regionale Puglia Fisascat Cisl, annuncia che domani “sarà in sciopero l’intero sistema dell’indotto che ruota intorno ai diversi stabilimenti exIlva ArcelorMittal, contro i 6.300 esuberi ipotizzati dall’imprenditore franco-indiano. I tagli sia dei posti di lavoro diretti sia della quantità prodotta di acciaio si ripercuotono, inevitabilmente, nel sistema esternalizzato dei servizi, laddove operano 6.000 addetti, distribuiti nei settori delle pulizie industriali, della ristorazione, della vigilanza, circa 5.000 solo nel siderurgico tarantino, oltre alle centinaia di addetti impiegati nelle attività riferite ai comparti alberghiero, distribuzione commerciale e lavanderie, riconducibili ai servizi funzionali della stessa grande impresa”. 

 

“Il 10 dicembre - prosegue - la manifestazione dei dipendenti dell’intero indotto dei servizi in appalto confluirà nella iniziativa unitaria di Cgil, Cisl, Uil già programmata, per la stessa, data a Roma”. “Siamo fortemente preoccupati - dice ancora Arcadio - per i contenuti del piano industriale presentato da ArcelorMittal ad appena un anno dall’insediamento e dalla stipula del contratto di affitto per la gestione dell’impianto siderurgico. D’altro canto l’ipotesi del taglio di 6.300 posti di lavoro e della produzione dell’acciaio coinvolge direttamente anche i lavoratori che noi associamo e che, sin dai mesi scorsi, continuano implacabilmente a subire la perdita di posti di lavoro e drastiche riduzioni sia delle ore lavorate che delle retribuzioni”. Per la Fisascat Cisl pugliese, “è assolutamente prioritario lavorare per la realizzazione di una fabbrica siderurgica ecosostenibile al servizio dell’industria manifatturiera italiana”. Anche l’Usb Taranto proclama per domani una giornata di sciopero per tutti i turni di lavoro con presidio davanti alla direzione dello stabilimento ArcelorMittal. “Nel piano industriale presentato dall'azienda sono previsti tagli occupazionali assolutamente irricevibili ed inaccettabili”, sostiene Usb. 

Giornalista1

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