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Giornale di Taranto - UNO MAGGIO LIBERI E PENSANTI/ 1 Simona Fersini: "Il Movimento Cinque Stelle e la Lega hanno sfruttato il dramma di Taranto”
Giovedì, 02 Maggio 2019 16:30

UNO MAGGIO LIBERI E PENSANTI/ 1 Simona Fersini: "Il Movimento Cinque Stelle e la Lega hanno sfruttato il dramma di Taranto” In evidenza

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“Noi andiamo avanti, nessuno ci fermerà”

di Andrea Loiacono

Nel backstage della sesta edizione del Concertone dell'Uno maggio di Taranto abbiamo raccolto le dichiarazioni di Simona Fersini, Presidente del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti la quale con il suo intervento ha voluto rimarcare come Taranto e la questione ambientale siano state abbandonate dal governo composto dal Movimento Cinque Stelle e dalla Lega: " Noi abbiamo avuto attuali ministri che sono venuti davanti alla fabbrica a parlare di chiusura e di riconversione. Il Movimento Cinque Stelle ha sfruttato come una sanguisuga il dramma di Taranto tradendo la fiducia di un'intera città. Se loro non avessero promesso la chiusura e la riconversione e che nessun lavoratore sarebbe rimasto senza posto di lavoro, a Taranto il 47% delle preferenze non lo avrebbero mai ottenuto. Adesso la nostra lotta andrà avanti anche utilizzando strumenti giuridici, noi abbiamo presentato due istanze; una al Comune di Taranto e l'altra all'ASL. Presenteremo istanze anche al Governo  perchè esiste un principio di prevenzione da tutelare. Ci dicono che i dati sono nella norma ma non ci garantiscono che queste emissioni e la qualità dell'aria non siano nocive, non abbiamo alcuna garanzia. Abbiamo anzi la certezza opposta. Sono le istituzioni che ci devono tutelare e noi andremo avanti ricorrendo anche all’intervento della Magistratura. Salvini ha difeso le fabbriche dell'Ilva al Nord. Il suo interesse è solo quello di salvare il Nord utilizzando l'escamotage dei migranti per spostare l'attenzione. Quest'anno abbiamo fatto un intervento unico coinvolgendo altre due piazze del sud come Napoli e Rende. La nostra proposta era la chiusura programmata dello stabilimento, con la bonifica utilizzando gli stessi lavoratori. Tra l'altro non basterebbero i lavoratori attualmente presenti in Ilva. Noi vogliamo la chiusura e la bonifica; a carico di chi questo avviene non è un nostro problema. Non possiamo più tollerare che si giochi a dividere le famiglie speculando sul fatto che la gente Taranto è in cerca di lavoro e questo è quanto di più ingiusto ci possa essere”.