Mercoledì, 16 Ottobre 2013 06:34
SERGIO PASSARIELLO IMPRESE DEL SUD: MOSTI E VINI INFETTI DALLA SPAGNA.CROLLO DEI PREZZI E MANCATI CONTROLLI, PER CONCENTRATORI E TRASFORMATORI, CHE COMPRANO DALLA PENISOLA IBERICA. In evidenza
Scritto da Giornalista1
Imprese del Sud comunica di aver avuto notizia, da alcuni sostenitori e simpatizzanti pugliesi, che dalla Spagna, si stiano esportando, verso i nostri mercati ed in particolare verso i concentratori e trasformatori italiani, mosti e vini infetti – è quanto dichiara Sergio Passariello Presidente di Imprese del Sud, associazione meridionale nata a difesa e tutela della sana imprenditoria meridionale.
Se la notizia fosse vera, - continua Passariello - i prodotti vitivinicoli Made in Italy, sono in serio pericolo, con gravi danni per la nostra agricoltura che si rifletterebbero sulla nostra già fragile filiera produttiva.
Le cantine e i produttori del Sud Italia – afferma Passariello - sono già con l’acqua alla gola, considerando che rispetto allo scorso autunno il costo medio è sceso da 35 a 12 centesimi al chilo e la congiuntura economica, associata al peso fiscale e burocratico a cui è sottoposta l’agricoltura italiana, ha definitivamente schiacciando la sana imprenditoria del Sud.
Inoltre c’è da combattere la concorrenza che arriva dai Paesi del Nord Africa, dalla Spagna e dalla Turchia.
È noto ormai - chiarisce Passariello - che sempre più spesso arrivano nei nostri porti navi cariche di mosto già preparato, che viene comperato ad un prezzo chiaramente inferiore rispetto a quello che dovrebbe essere riconosciuto ai nostri produttori.
Tra i sostenitori che hanno denunciato ad Imprese del Sud gli accadimenti evidenziati, c’è il Dott. Giovanni Corleone, responsabile di una giovane azienda foggiana, da poco attiva nel settore vitivinicolo, che evidenzia con passione tutto il proprio rammarico, rispetto ad un eventuale pratica commerciale illegale che non solo danneggerebbe la sua azienda ma i tanti agricoltori che hanno risposto fiducia in lui.
“Siamo al paradosso!!” - dichiara Giovanni Corleone – “se la fuga di notizie raccolta dai nostri associati risulterebbe vera, siamo difronte all’ennesima beffa ai danni di tutte quelle Imprese che credono nella valorizzazione dei nostri prodotti nostra terra.”
Per i motivi esposti – Conclude Passariello – chiediamo al Ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, di attivare tutte quelle procedure previste dalla normativa vigente, al fine di verificare se le informazioni, a noi pervenute, risultino fondate e se ciò fosse di procedere immediatamente ad attivare tutte le misure necessarie per garantire la tutela dei nostri prodotti, sensibilizzando le autorità locali e regionali ad un maggior controllo.
Auspichiamo, con immediatezza un intervento autorevole e determinato, che possa trasmettere tranquillità e sicurezza, in primis ai nostri produttori e non ultimo a tutti i consumatori.
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