Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Il consigliere regionale PdL Giuseppe Cristella nel giudicare un "Accanimento ingiustificato quello verso i destabilizzati Asl Taranto” chiede la rimozione del direttore generale.
Domenica, 13 Ottobre 2013 06:28

Il consigliere regionale PdL Giuseppe Cristella nel giudicare un "Accanimento ingiustificato quello verso i destabilizzati Asl Taranto” chiede la rimozione del direttore generale. In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)
Il consigliere regionale PdL Giuseppe Cristella in merito alla possibilità che l’amministrazione regionale internalizzi anche i servizi di ‘pulizia, ausiliari e attività del 118’ in una nota afferma che "non ho preclusioni all’operazione di internalizzazione dei lavoratori impiegati in quei servizi; tuttavia, alla luce di ciò che sta accadendo, andrebbe rimosso il direttore generale dell’Asl Taranto. Oppure l’assessore alle Politiche della salute dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni, dato il suo elevato senso di responsabilità politica. Io, saprei - dice Cristella - come comportarmi! Con la L.R. n. 4 del 25 febbraio 2010, impugnata dal governo centrale e dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale, di fatto Vendola internalizzò circa cinquemila lavoratori. I frutti di tale operazione furono raccolti alle elezioni regionali nella primavera dello stesso anno. Temo che si stia compiendo, attraverso l’ulteriore annunciata internalizzazione, una nuova, astuta ‘operazione simpatia’ da parte dell’attuale amministrazione regionale, forse allo scopo di costituire il classico ‘granaio’ di voti alle prossime elezioni regionali. Intanto gente in ‘prima linea’, come i medici ex-destabilizzati dell’Asl Taranto, reintegrati per effetto di sentenze, devono attendere con ogni probabilità che si esprima anche la Cassazione in merito alla loro drammatica vertenza lavorativa. Altri medici ex destabilizzati di altre province sono in una fase avanzata di conciliazione e altri ancora sono stati definitivamente reintegrati. La Gentile forse è affetta dall’antica sindrome definita di ‘figli e figliastri’, appartenuta a madri distratte e ‘dal cuore peloso’. Diversamente, se avesse dettato linee politiche omogenee ai vari direttori generali Asl, avrebbe sicuramente evitato una gravissima e dispendiosa disparità di trattamento tra i destabilizzati delle varie province pugliesi. E’ inverosimile oltremodo immaginare che un politico così autorevole, navigato e con un’attitudine a uno spiccato decisionismo, non abbia saputo imporre una propria politica sanitaria ai vari direttori generali di Asl pugliesi, i quali in questo modo hanno solcato la loro azione amministrativa con impronte differenti per risolvere il medesimo problema. Si è creata, così, una confusione di atteggiamenti burocratici verso un’unica fattispecie giuridica comune a tanti medici e infermieri delle varie Asl della regione. Da ultimo mi chiedo, in perfetta buona fede, se esiste uno scopo recondito intorno all’azione intrapresa dal dottor Scattaglia di impugnare le varie sentenze e se non sia stata dettata da invisibili ‘manovratori’. Ho già detto che chiederò alla magistratura competente di indagare per conoscere se il direttore generale dell’Asl obbedisca a oggettivi criteri di trasparenza e d’imparzialità, o piuttosto intenda utilizzare dolose forme di accanimento nei riguardi di chi chiede l’esercizio dei propri diritti, come i dieci medici reintegrati e altri tre che a breve, molto probabilmente, avranno lo stesso trattamento. Inoltre, gli annunciati programmi d’assunzione dell’asl Taranto dovranno essere continuamente monitorati, per debellare eventuali fenomeni di corruzione o dissuadere chiunque volesse creare potenziali centri di potere occulto, paralleli alla gestione di futuri concorsi. A buon intenditor!”./