“Credo che sia arrivato il momento di fare chiarezza nella politica tarantina provinciale e più approfonditamente con alcuni partiti, retti, ahimè!, da uomini mediocri, nonchè con qualche testata giornalistica, sempre presente al banchetto delle feste patronali.” Non risparmia nessuno Martino Tamburrano giunto alla conclusione del proprio mandato di Presidente dell’Amministrazione provinciale in un clima rovente. Alla vigilia del voto, impazza la polemica, ed è tutto un susseguirsi di toto-candidati, toto-alleanze con centrodestra e centrosinistra spaccati e molti aspiranti presidenti (la scelta viene fatta tra i sindaci dai consiglieri comunali) senza un’identità politica precisa. Polemiche e attacchi che non hanno risparmiato il presidente Tamburrano il quale dopo aver ascoltato e letto in silenzio ha deciso di replicare, duramente, in un lungo intervento. Risponde Tamburrano a chi lo accusa di "inciuci" e accordi costruiti intorno all'appoggio al sindaco di Taranto Melucci e nel contempo fa un bilancio dell’attività svolta e -facendo leva sulla propria esperienza - lancia moniti ad avversari e compagni di partito
“Sono stato eletto nel settembre 2014 - scrive Tamburrano- con un’intesa politica che inglobava alcuni esponenti autorevoli del centrosinistra, per loro espressa volontà e orientati, a loro dire, su un amministratore capace.
Io penso di aver lavorato con capacità, competenza e obiettivi raggiunti.
Scuole, strade e accordi (Governo, Regione e Comuni).
E’ stato un lavoro difficile, fatto di tanti contrasti, ostacoli ed attacchi personali, tutti superati e rispediti al mittente.
Ho scoperchiato il vaso di Pandora! Ho annullato tutte le postazioni di potere in tutti i settori dell’Ente Provincia, primo su tutti il CTP.
A proposito di quel post su Facebook di Giampiero Mancarelli, segretario provinciale del PD, con molta serenità gli ricorderei che, proprio a proposito di trasparenza, l’amministrazione della Provincia poco trasparente che ho ereditato si concluse con note vicende giudiziarie e gli ricordo anche che durante quella consiliatura gravi omissioni nel settore Ambiente furono denunciati, le cui conseguenze gravano ancora ora sui cittadini.
A tal riguardo, mi auguro che tutta la verità venga a galla!
Ad alcuni giornalisti che continuano ad infangare la mia dignità e coerenza politica, a coloro che annunciano mie ipotetiche cariche future o appoggi al centrosinistra dico di non affannarsi più di tanto, sono conosciuti da tutti e consiglio loro di abbandonare il banchetto nunziale, montato ad hoc ad ogni tornata elettorale.
Da ultimo, ma non per importanza, mi corre l’obbligo di rispondere al dottor Vianello e alle sue insinuazioni e gli dico che se ha elementi, si rivolgesse alle istituzioni preposte. Il venditore di tappeti, in politica, non è un requisito richiesto.
La politica tarantina specialmente, non ha bisogno di promesse elettorali non mantenute! ha, invece, la necessità di persone con più competenza, più capacità e più impegno al fine di concretizzare e raggiungere gli obiettivi che il nostro territorio si attende.
Invito, infine, il mio partito, - conclude Tamburrano - a rivedere le proprie posizioni nell’interesse generale, avvalendosi di uomini capaci, coerenti e meno avvezzi al baratto.”
Mercoledì, 26 Settembre 2018 14:42
PROVINCIA AL VOTO/ Martino Tamburrano al contrattacco, risponde a chi lo accusa di "inciuci" e lancia un monito al suo partito In evidenza
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Cronaca, Politica & Attualità
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