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Venerdì, 14 Settembre 2018 15:43

LA RIFLESSIONE/ “Non è il momento...” da Genova a Taranto, quando le domande sono scomode, la risposta è sempre la stessa In evidenza

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“Non è il momento” ... Quante volte lo abbiamo sentito ripetere? Quante volte lo abbiamo letto o ascoltato, nelle laconiche dichiarazioni all’uscita di un Tribunale, durante una celebrazione pubblica o al termine di un funerale di Stato. È così che si liquida una richiesta di chiarezza quando non si sa cosa rispondere ... “Non è il momento” perché c’è sempre un’altra priorità, un altro interesse, un’altra esigenza, un’altra opportunità  ...Questo continuo rimandare, questa tendenza a schivare le domande scomode, questo tentativo perenne di far sentire chi pone la domanda un insensibile o un idiota mentre la domanda è giusta e legittima, fa parte di un copione che gli esponenti di quella che potremmo definire la malapolitica, ma non solo, usa continuamente e a cui si aggrappa per nascondere le proprie magagne, i propri errori, la propria ignoranza.

Pensiamo al ponte di Genova (“Non è il momento” è stato risposto oggi a chi chiedeva  come mai a un mese dal crollo non fosse stato ancora nominato il commissario straordinario per l’avvio dei lavori), ai disastri idrogeologici, agli attentati, ai delitti di mafia e a tutti quei casi in cui l’accertamento della verità è diventato la patata bollente con cui non ci si vuole scottare le dita. “Non è il momento” è stato risposto a chi, di fronte agli accordi che negli anni sono stati firmati per garantire lavoro e produzione all’Ilva di Taranto ha domandato “E l’ambiente? E la salute? E l’assistenza sanitaria per i malati di tumore?”.

 

Dal 12 settembre è nelle sale “Sulla mia pelle” che racconta gli ultimi sette giorni di  vita di Stefano Cucchi, un film duro, che tanti hanno definito un pugno nello stomaco che colpisce e fa sentire chi lo guarda un po’ colpevole, un po’ responsabile per ciò che è accaduto al 31enne arrestato e morto in carcere il 22 novembre del 2009 dopo una terrificante odissea. Un film voluto dalla famiglia Cucchi, benché il caso giudiziario sia ancora aperto, che racconta una storia terribile perché dopo nove anni, loro sì hanno pensato che fosse il momento ...

Giornalista1

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