Giovedì, 10 Ottobre 2013 18:11
O.P.E.R.A. - Passati quattordici mesi dal decreto legge, ma il Governo non ha ancora dato soluzione alle problematiche del territorio In evidenza
Scritto da Giornalista1
“O. P. E. R. A.” è un accordo di cooperazione fra associazioni - al quale aderiscono 20 organizzazioni, espressioni del mondo dell’economia, dell’ambiente e della cultura- che attraverso una logica di cooperazione tra partner, si propone di analizzare le opportunità di sviluppo economico e di crescita dell’imprenditoria diffusa, valorizzando la cultura, le risorse naturali, attraverso metodi e tecnologie ecosostenibili.
“O. P. E. R. A”. tra le sue finalità intende fornire strumenti e modelli di programmazione del business per la attivazione di iniziative che portino ad una nuova visione dello sviluppo economico-sociale del territorio provinciale, favorendo il coinvolgimento diretto degli operatori economici.
A tal scopo i soggetti sottoscrittori dell’accordo, impegnati in un tavolo permanete di confronto, richiamano i decisori politici e le istituzioni a dare piena e reale attuazione alle disposizioni contenute nella legge 171 dell’ottobre 2012.
La Legge recante ‘Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto’, veniva emanata per fronteggiare una situazione di grave criticità ambientale e sanitaria, esplosa in tutta la sua incontenibile drammaticità dopo l’azione giudiziaria della magistratura, intervenuta ad imporre regole chiare ai responsabili dell’inquinamento. Il decreto- legge 129 (poi convertito in legge) veniva pubblicato nell’agosto del 2012, dopo giorni caldi, di tensioni e di denuncia, giorni in cui era necessario dare segnali forti della presenza dello Stato, e risposte immediate ai cittadini resisi consapevoli di una drammatica situazione, a lungo andata avanti grazie anche alla complicità di alcuni rappresentanti delle istituzioni. Sono trascorsi quattordici mesi dall’emanazione del primo provvedimento governativo – il decreto-legge- nel quale si definivano ‘disposizioni urgenti’ in linea con il carattere di particolare gravità che caratterizzava il sito di interesse nazionale di Taranto per le sue condizioni di accertata criticità ambientale e sanitaria, sito – si legge nel decreto- “di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale , al fine di accelerarne il risanamento ambientale e, nel contempo, di sviluppare interventi di riqualificazione produttiva e infrastrutturali, anche complementari alla bonifica…”
Quattordici mesi durante i quali il Governo, decisionista quando si è trattato di garantire la continuità operativa della industria siderurgica, non ha mostrato altrettanta solerzia nel dare soluzione alle problematiche del territorio, a partire dalla stipula dell’accordo di programma, previsto nel Protocollo d’intesa del luglio 2012, che avrebbe potuto dare attuazione agli interventi fissati nel decreto-legge e confermati nella successiva Legge.
L’accordo di programma (da sottoscrivere entro 30giorni dal Protocollo) doveva dettare tempi e modalità di esecuzione delle disposizioni e dunque di utilizzo delle risorse. Invece si continua a procedere a vista senza una condivisione delle parti sociali dei progetti e senza un coordinamento della Cabina di regia che, gestita dalla Regione Puglia, doveva: realizzare l’accordo di programma; promuovere la consultazione delle parti sociali; coordinare gli interventi; verificare l’avanzamento delle opere.
Allo stato attuale, gli unici interventi programmati (peraltro con risorse esigue) attengono le opere di bonifica, ma non hanno preso sin’ora in considerazione gli altri importanti obiettivi del Protocollo d’intesa:gli interventi infrastrutturali; la riqualificazione industriale; gli incentivi per la ambientalizzazione delle imprese già esistenti.
Infine, in merito al mancato coinvolgimento delle parti sociali (associazioni di categoria, rappresentanti sindacali e associazioni ambientaliste), O. P. E. R. A. ribadisce: la necessità che tali soggetti non debbano rimanere al di fuori delle iniziative in attesa che altri attori decidano sugli orientamenti delle risorse finanziarie pubbliche e non; che questa sia una occasione per puntare a realizzare un nuovo modello di sviluppo del territorio tarantino che chiuda con quei processi che hanno ingenerato tanti danni.
Aderiscono ad O.P. E. R. A. :
ACLI Taranto
AGCI Pesca Taranto Pr. Im. A
Alta Marea
Assoc.Puglia Internazionale Taranto Turismo
CLaai Puglia e Basilicata
Codacons Taranto
Confcommercio Imprese per l’Italia -Taranto
Contro le Barriere
Confcooperative Taranto
CSU Taranto
CO. RI. TA.
Org. Produttori Pesca Stella Maris
Peacelink Taranto
Progents
Taranto Respira
Taranto Voglia di Volare
UCID Taranto
UNCI- Unione Nazionale Cooperative Italiane
Ass. VerdeSmeraldo
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