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Giornale di Taranto - CALCIO - La Paganese passeggia allo Iacovone aiutata dall'arbitro. E il Taranto sprofonda. Pambianchi: "Non siamo abbastanza cattivi, ora cerchiamo di salvare la faccia". Intanto la società rinnova la fiducia a mister Ciullo
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Sabato, 22 Aprile 2017 11:51

CALCIO - La Paganese passeggia allo Iacovone aiutata dall'arbitro. E il Taranto sprofonda. Pambianchi: "Non siamo abbastanza cattivi, ora cerchiamo di salvare la faccia". Intanto la società rinnova la fiducia a mister Ciullo

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Di Andrea Loiacono

Quella che poteva essere una chance per guadagnare qualche punto in classifica si è trasformato nell’ennesimo pomeriggio di sofferenza per tutti i tifosi del Taranto. Nel recupero della gara non disputata circa un mese fa per i fatti extracalcistici che hanno visto protagonisti alcuni calciatori rossoblù, il Taranto viene superato in casa con un netto 0-4 dalla Paganese e conferma il suo momento nero. Un punto nelle ultime sei gare per i rossoblù che partono forte e sfiorano il vantaggio con Paolucci  disputando un discreto primo tempo che si chiude però con un doppio colpo a favore della Paganese che prima sblocca la gara con un tiro di Firenze dal limite dell’area e poi trova il raddoppio grazie ad un dubbio calcio di rigore concesso dal direttore di gare il quale espelle anche il rossoblù Di Nicola.

A quel punto la gara cambia, non tanto per l’impegno profuso dal Taranto ma per le energie fisiche e mentali che vengono meno. Il Taranto ad inizio di ripresa prova comunque ad imbastire una reazione e prima con Balzano e poi con il subentrato Magnaghi crea pericoli alla retroguardia campana.

La gara però va definitivamente in soffitta con il terzo gol della Paganese realizzato dall’ex Parma e Fiorentina Reginaldo e dal quarto gol di Cicerelli.  Al termine della gara un infreddolito pubblico rossoblù si scaglia contro dirigenza società e calciatori.

In sala stampa è il capitano del Taranto Francesco Pambianchi che prova a spiegare il momento vissuto nello spogliatoio: “Sinceramente non so più come spiegare questa involuzione. Solo un mese e mezzo fa sembravamo essere salvi. Poi abbiamo abbassato troppo la qualità e il ritmo del nostro gioco.  IO mi metto a servizio della squadra perché è nella mia indole di capitano ma vorrei che tutti ci impegnassimo e dessimo il massimo. Non credo che L’Akragas e la Vibonese siano più forti di noi eppure se i siciliani hanno più punti di noi probabilmente scendono in campo più convinti.”

Il difensore tuttavia non alza bandiera bianca: “ la classifica è dura, lo sappiamo ma io non mi arrendo, vado avanti per la mia strada. Dovremo dimostrare di essere uomini e salvare almeno l’onore. Ai tifosi chiedo comunque di starci vicino. Nonostante sembri tutto perduto il campionato non è ancora finito.”

Mastica amaro anche il General Manager Fabrizio De Poli: “ Penso che oggi la squadra abbia dimostrato di non esserci con la testa. Se siamo ultimi vuol dire che ce lo siamo meritato.  Mi assumo le responsabilità; anche io ho commesso degli errori in sede di calciomercato. Ora andiamo avanti consapevoli che sarà dura ma senza arrenderci. Finché la matematica non ci condannerà abbiamo il dovere di provare a salvarci.”

Non ha parlato  invece il tecnico Ciullo sul quale nel corso della serata si erano diffuse voci circa le sue probabili dimissioni. Voci però prontamente smentite dalla società la quale con un comunicato ha smentito che il tecnico di Taurisano abbia chiesto di essere sollevato. Anzi, la dirigenza rossoblù ha rinnovato a mister Ciullo la sua piu' incondizionata fiducia.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 26 Aprile 2017 18:46