Entro maggio entrerà in funzione il maxi parcheggio Cimino. L’area sarà attrezzata per l’interscambio tra auto private e bus pubblici urbani ed extraurbani; l’AMAT, l’azienda pubblica che gestirà il parcheggio, ha reso noto che la sosta sarà tariffata.
La scelta di estendere le strisce blu al parcheggio di interscambio secondo Confcommercio Taranto "non offrirà l’ auspicato ed atteso contributo alla problematica del traffico e della sosta nell’area urbana; sarà infatti difficile che quanti abbiano necessità di lasciare l’auto per raggiungere il proprio posto di lavoro con un mezzo pubblico possano accollarsi un costo giornaliero di 3/3,50 euro"
. La proposta di Confcommercio – peraltro condivisa dallo stesso presidente dell’AMAT, Walter Poggi, in un incontro dell’ottobre 2015 - puntava su l’adozione del biglietto unico (parcheggio/Ctp/Amat). "Tra l’altro - sostiena Confcommercio - il pagamento della sosta scoraggerebbe i tanti frequentatori abituali della pineta che, essendo uno dei pochi polmoni verdi della città, mette a disposizione spazi liberi per gli sportivi e le famiglie con bimbi".
Secondo Confcommercio Taranto, dopo anni di incontri, tavoli di confronto, documenti, e percorsi condivisi (non va dimenticato che era stata annunciata l’entrata in funzione del parcheggio Cimino per il settembre del 2014) oggi si prospettano soluzioni "che erano state scartate perché non funzionali all’ obiettivo preposto. La necessità di portare danaro alle casse dell’Amat non può prevalere sulla funzione, tanto valeva allora lasciare l’area alla libera fruizione".
Confcommercio già nel 2014 aveva chiesto la messa in rete delle aree parcheggio, la programmazione di sistemi di informazione dell’utenza (pannelli luminosi) e l’adozione di un sistema di pagamento elettronico che consentisse di monitorare la disponibilità di posti liberi nelle aree parcheggio, per ridurre il traffico causato dalla ricerca del posto. "Anni di discussioni e di tavoli di lavoro - scrive ancora Confcommercio - per partorire poi un progetto che non da soluzioni alle risposte attese, anche se proprio in questi giorni, nel solito stile pre- elettorale, il Comune ha annunciato varie novità in materia di parcheggi: tariffe agevolate per i dipendenti del commercio, grattini per la clientela delle aree commerciali (ma il Comune e l’Amat non avevano accusato i commercianti di farne un uso personale?), progetti per la realizzazione di nuove aree parcheggio (Artiglieria, Baraccamenti Cattolica, Scuola Leonida). E proprio in riferimento alla grande progettazione ricordiamo che era il 28 marzo del 2013, quando ben sette aree demaniali entrano nella disponibilità di Taranto. Aree che tutte assieme in un momento di grave crisi, avrebbero assunto, ieri, e ancor di più ogg, un significato importante per la ridefinizione di uno sviluppo economico prevedendo servizi per i cittadini, luoghi di incontro per i giovani, spazi per la cultura l’intrattenimento, e parcheggi, il tutto inquadrato in un generale progetto di riqualificazione urbana. Nel giugno del 2013 – ricorda ancora l'associazione dei commercianti - il settore Urbanistica e Progettazione urbana di Confcommercio Imprese per l’Italia, su richiesta dell’organizzazione provinciale di Taranto presentò al Comune un “Documento di indirizzo e strategie” per la rigenerazione urbana sostenibile delle aree demaniali, nel quale si suggerivano anche percorsi per l’accessibilità e la sosta. Nel dicembre dello stesso anno Comune di Taranto, Amat, Confcommercio, Confesercenti sottoscrissero un protocollo d’intesa per l’individuazione di interventi finalizzati a dare soluzione alla carenza di parcheggi nell’area del Borgo. Le parti concordarono di individuare da subito aree da adibire a parcheggio anche attraverso la variazione della destinazione d’uso (cortili di scuole, aree demaniali, aree in uso a enti etc.) e di costituire una commissione permanente che abbia compito di studio ed elaborazione di proposte. Nell’ottobre del 2014 - aggiunge Confcommercio - ponendo il problema della individuazione nel Borgo di nuove aree da destinare al parcheggio auto, indicammo l’area ex caserma Fadini (tra via Leonida e via Cugini) per la realizzazione di un parcheggio pubblico multipiano ed individuammo un gruppo di imprenditori disponibile ad investire nel progetto. Il Comune dopo un primo iniziale interesse, non dette risposte. Nel 2014 e nel 2015 Confcommercio tornò a più riprese, attraverso lettere, documenti, comunicati stampa e richieste di incontri a sollecitare l’Amministrazione comunale affinché avviasse al più presto una progettazione che favorisse l’utilizzo delle aree demaniali e la riqualificazione dell’ex mercato Icco, affidata all’AMAT dal 2009. Solo nel maggio del 2016 è avvenuta la consegna ufficiale dell’area attrezzata Icco, ma priva di segnaletica e di automatism"i.
E’ sempre l’Amat, fanno rilevre da viale Magna Grecia, che a settembre scorso, "senza interpellare nessuno, ha deciso, cambiandone la destinazione d’uso, di mettere all’asta il fitto del complesso immobiliare ex Upim (8mila e 523 metri quadrati) situato in piazza Ramellini, e di cui è proprietaria dal 2007, e che sino al 2013 ha ospitato un comodo ed ampio parcheggio. Si è trattato un bene pubblico come cosa privata, senza ascoltare gli stakeholder. Quanto alla zona di viale Liguria, - conckude Confcommercio - non possiamo dimenticare che è dal 2000 che si discute e si effettuano sopralluoghi per verificare la possibilità di destinare l’area della scuola Leonida ad un parcheggio pubblico. Insomma un déjà vu che si ripete all’infinito, e questa volta a due mesi dal voto".