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Giornale di Taranto - CYBERSPIONAGGIO - Anche il porto di Taranto nell'inchiesta "Eye piramid" della Procura di Roma che ha portato all'arresto dei fratelli Giulio e Francesca Occhionero
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Mercoledì, 11 Gennaio 2017 12:36

CYBERSPIONAGGIO - Anche il porto di Taranto nell'inchiesta "Eye piramid" della Procura di Roma che ha portato all'arresto dei fratelli Giulio e Francesca Occhionero In evidenza

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La costruzione di un terminal container e di un centro agroalimentare polifunzionale per un investimento pari a 800 milioni di euro e con una ricaduta occupazionale di circa 2500 posti: è questo il progetto che il governo Usa aveva intenzione di realizzare all’interno del porto di Taranto ed  è questo il progetto (in realtà datato 2004, quindi tredici anni fa, e mai realizzato) che emerge dai file dei fratelli Giulio, ingegnere nucleare di 45 anni, e Francesca Occhionero          49enne laureata in Chimica, le due cyberspie cadute nella rete, è proprio il caso di dire, della Polizia postale ed arrestate in seguito ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della Procura e del gip Tomaselli.

E proprio il gip Tomaselli, nell’ordinanza scrive, a proposito del filone di inchiesta legato alla Massoneria per la quale Giulio Occhionero nutriva un profondo interesse (tanto da aver hakerato elementi di vertice della massoneria italiana), che come proprio attraverso Linkedin sia confermato e assuma "particolare rilievo che la società Westland Securities ha fornito consulenza al governo statunitense in un’operazione commerciale per la costruzione di infrastrutture nel porto di Taranto".

Westland Securities che lo stesso ingegnere Occhionero definisce, scrive sempre nell’ordinanza il gip Tomaselli, "una start-up privata nata per lo sviluppo di strumenti quantitativi per la consulenza bancaria e finanziaria, in seguito impegnata in iniziative di private equity e gestione delle risorse".

Insomma, dall’inchiesta emergerebbe che, così come venivano spiati personaggi politici del calibro dell’ex premier Renzi, Ignazio La Russa, Piero Fassino, Fabrizio Cicchitto o religiosi come monsignor Gianfranco Ravasi o, ancora, il presidente della Bce Mario Draghi, anche le mail, e i loro contenuti, dell’Autorità portuale di Taranto erano tenute in debita considerazione dai fratelli Occhionero. Infatti, nei file recuperati dagli investigatori nei server delle due cyberspie è stata individuata una cartella, denominata Tabu, nella quale erano raggruppati diversi account e password che facevano riferimento all’Autorità portuale tarantina.