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Giornale di Taranto - NATALE - "La nostra Betlemme", presepe vivente dell'Istituto Giovanni XXIII di Palagiano
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Mercoledì, 21 Dicembre 2016 19:10

NATALE - "La nostra Betlemme", presepe vivente dell'Istituto Giovanni XXIII di Palagiano In evidenza

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Rosa Guerriero

PALAGIANO – Oltre tremila visitatori hanno affollato, l’altra sera, il cortile, abbastanza capiente, della scuola primaria “Giovanni XXIII”. Motivo di tanto interesse la visita al presepe vivente allestito dall’Istituto comprensivo diretto dalla prof.ssa Antonia Lentino. Collaborazione e condivisione, le parole chiave in una serata passata in allegria e divertimento, dove gli alunni hanno messo fuori la loro creatività e insieme alle insegnanti e ai genitori presenti e attivamente partecipi, hanno saputo metter su un vero e proprio villaggio di Natale, con tante scene da presepe organizzate e preparate nei dettagli e interpretate con simpatia dai bambini, dai genitori e dalle insegnanti che si sono sentiti coinvolti e protagonisti. Si è potuto ammirare, la grotta della Natività, che aveva come interpreti gli alunni dell’infanzia “Don Bosco”, osterie, che offrivano focacce, salsicce, pane e pomodoro, pettole e mandarini, immancabili gli antichi mestieri che hanno fatto rivivere alla folla dei visitatori immagini, suggestioni, ricordi e tradizioni del nostro passato. Pian piano il villaggio ha preso vita, e l’arrivo della sfilata, tenuta per le vie del paese, con la madonna, San Giuseppe e i Re Magi, interpretati da alunni di quinta, il coro della scuola secondaria, diretto dalla professoressa Michela Gasparre, accompagnato dal Concerto Bandistico “G.Paisiello”, maestro Rocco Cetera, ha dato inizio allo spettacolo. Non è mancato nulla, pastori, angeli, musica, canto. Costruire il presepe con gli alunni, dove gli stessi sono stati protagonisti, ha messo in moto un meccanismo che ha coinvolto famiglie, alle quali la preside ha rivolto loro un sentito ringraziamento, unitamente ad alunni e insegnanti. La creatività, le abilità manuali, la ricerca di oggetti e abiti antichi, è stato un modo di vivere il momento, collaborare, conoscere e riconoscere la condivisione, il dono, la speranza e la gioia, quali aspetti determinanti ai fini educativi della festa del Natale. La realizzazione delle parti scenografiche costruite con carta, legno e palmizi, grazie alla maestria di valenti genitori, ha consentito non solo di arricchire l’atmosfera natalizia ma ancor più importante ha consentito agli alunni di assistere alla loro realizzazione. In questo modo gli alunni si sono totalmente sentiti coinvolti tanto da considerare l’appuntamento del presepe vivente come la loro serata importante. Un percorso didattico incentrato su un duplice significato, religioso nel celebrare la nascita di Gesù Bambino con il messaggio di pace, solidarietà e sacralità della famiglia e didattico con la riscoperta di antichi mestieri le cui radici affondano nella storia e nella cultura dei nostri paesi e che corrono il rischio di perdere la memoria perché attratti dalle nuove tecnologie. A fine serata tutti erano molto stanchi ma felici per aver realizzato un presepe apprezzato da tutti i visitatori.