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Giornale di Taranto - Anche libri universitari presso la Biblioteca “Marco Motolese”
Giovedì, 03 Ottobre 2013 06:03

Anche libri universitari presso la Biblioteca “Marco Motolese” In evidenza

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Non più mero luogo in cui conservare con amore i libri, ma autentico erogatore di servizi, soprattutto a favore di chi ne ha più bisogno. Questo vuole essere la Biblioteca ”Marco Motolese” che oggi ha presentato il patto di collaborazione stipulato con il Polo Universitario Jonico, in particolare nella persona del suo Direttore, prof Antonio Uricchio, prossimo Magnifico Rettore Università di Bari. Come ha spiegato la presidente dell’associazione di volontariato “Marco Motolese”, Carmen Galluzzo Motolese, la collaborazione ha visto l’acquisto di testi dei vari corsi di laurea presenti nel nostro territorio; l’elenco dei testi disponibili presso la Biblioteca”Marco Motolese” (giurisprudenza, economia aziendale ecc.) sarà affisso nella bacheca della segreteria del Polo Jonico, nella sede della ex Caserma Rossarol e nella sede della Biblioteca “Marco Motolese”, con orari di apertura e chiusura della stessa per facilitare la consultazione. Lo scopo dell’iniziativa, ideata dal vicepresidente dell’Associazione di Volontariato, dott. Massimiliano Motolese, è quello di agevolare gli studi degli universitari frequentanti la sede jonica. La Biblioteca”Marco Motolese” è stata inaugurata nel dicembre del 2009, ed è sita nel centro Polivalente Giovanni Paolo II in via Lisippo 8, quartiere Tamburi Taranto. Costituita dall’Associazione “Marco Motolese”, possiede un fondo librario di oltre 14.000 mila libri, donati da diverse istituzioni, organismi e privati della città. Inserita nel progetto Bibljorete, che vede come capofila la Biblioteca Acclavio, è presente nel sistema nazionale OPAC SBN. Il suo obiettivo primario è far nascere l’amore per la lettura e fornire saperi a bambini e ragazzi di tutte le età, ed accrescere le loro competenze, oltre che essere agorà di incontri. La biblioteca, infatti, non è solo il luogo in cui i giovani dei Tamburi, e non solo, frequentano per consultare libri, un freddo “deposito di volumi”, ma piuttosto deve diventare un vero e proprio polo di aggregazione culturale in cui si possano tenere manifestazioni e iniziative a favore di tutta la collettività. La formazione dei giovani, che sono il nostro futuro, è punto cardine per la crescita di un territorio. Se i bambini, i ragazzi ed i giovani, sono il nostro futuro, noi adulti, noi operatori culturali siamo il loro presente. Dobbiamo quindi essere all’altezza delle loro aspettative e fornire loro tutti gli strumenti necessari per la loro crescita come cittadini consapevoli e partecipanti di una città.