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Giornale di Taranto - Volantinaggio a difesa della Costituzioe DOMENICA 6 OTTOBRE ore 9/13.00 Piazza della Vittoria/Via D'Aquino a Taranto
Giovedì, 03 Ottobre 2013 05:00

Volantinaggio a difesa della Costituzioe DOMENICA 6 OTTOBRE ore 9/13.00 Piazza della Vittoria/Via D'Aquino a Taranto In evidenza

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Il PdCI di terra jonica intende sollecitare la partecipazione dei cittadini alla manifestazione nazionale del 12 ottobre a Roma per la difesa della Costituzione italiana Questo governo non è abilitato a riformare la carta costituzionale in quanto nato sotto il ricatto delle forze più conservatrici e retrive che la storia italiana abbia conosciuto,pertanto prima esaurisce la sua esistenza e prima il popolo italiano potrà tornare ad essere protagonista della propria identità. Per questi motivi il PdCI di Taranto effettuerà un volantinaggio a difesa della Costituzioe che si terrà DOMENICA 6 OTTOBRE dalle ore 9.00 alle 13.00 circa in Piazza della Vittoria/Via D'Aquino a Taranto. Il PdCI aderisce alla manifestazione e invita i cittadini alla mobilitazion12 OTTOBRE ROMA LA COSTITUZIONE E' LA VIA MAESTRA - Manifestazione nazionale delle forze politiche e delle associazioni in difesa della Costituzione Italiana Di fronte alle miserie, alle ambizioni personali e alle rivalità di gruppi spacciate per affari di Stato, invitiamo i cittadini a non farsi distrarre. Li invitiamo a interrogarsi sui grandi problemi della nostra società e a riscoprire la politica e la sua bussola: la Costituzione. La dignità delle persone, la giustizia sociale e la solidarietà verso i deboli e gli emarginati, la legalità e l’abolizione dei privilegi, l’equità nella distribuzione dei pesi e dei sacrifici imposti dalla crisi economica, la speranza di libertà, lavoro e cultura per le giovani generazioni, la giustizia e la democrazia in Europa, la pace: questo sta nella Costituzione. La difesa della Costituzione non è uno stanco richiamo a un testo scritto tanti anni fa. Non è un assurdo atteggiamento conservatore, superato dai tempi. Non abbiamo forse, oggi più che mai, nella vita d’ogni giorno di tante persone, bisogno di dignità, legalità, giustizia, libertà? Non abbiamo bisogno di politica orientata alla Costituzione? Non abbiamo bisogno d’una profonda rigenerazione bonificante nel nome dei principi e della partecipazione democratica ch’essa sancisce? Invece, si è fatta strada, non per caso e non innocentemente, l’idea che questa Costituzione sia superata; che essa impedisca l’ammodernamento del nostro Paese; che i diritti individuali e collettivi siano un freno allo sviluppo economico; che la solidarietà sia parola vuota; che i drammi e la disperazione di individui e famiglie siano un prezzo inevitabile da pagare; che la partecipazione politica e il Parlamento siano ostacoli; che il governo debba essere solo efficienza della politica economica al servizio degli investitori; che la vera costituzione sia, dunque, un’altra: sia il Diktat dei mercati al quale tutto il resto deve subordinarsi. In una parola: s’è fatta strada l’idea che la democrazia abbia fatto il suo tempo e che si sia ormai in un tempo post-democratico: il tempo della sostituzione del governo della “tecnica” economico-finanziaria al governo della “politica” democratica. Così, si spiegano le “ineludibili riforme” – come sono state definite –, ineludibili per passare da una costituzione all’altra. La difesa della Costituzione è dunque innanzitutto la promozione di un’idea di società, divergente da quella di coloro che hanno operato finora tacitamente per svuotarla e, ora, operano per manometterla formalmente. È un impegno, al tempo stesso, culturale e politico che richiede sia messa in chiaro la natura della posta in gioco e che si riuniscano quante più forze è possibile raggiungere e mobilitare. Non è la difesa d’un passato che non può ritornare, ma un programma per un futuro da costruire.