Operazione di total restyle del verde pubblico in una via importante del Borgo di Taranto dove, sotto gli occhi attoniti dei cittadini, si sta compiendo in queste ore - ricorda in una nota la Confcommercio di Taranto - un drastico intervento di sostituzione degli alberelli di agrumi di via Di Palma, a quanto è dato di sapere, malati.
Esili alberi di ulivo - evidenzia l'organizzazione dei commercianti - sono stati messi a dimora nei 54 grandi vasi in terracotta che, a partire da piazza Immacolata, delimitano l’isola pedonale di via di Palma. Gli alberi di agrumi sostituiti (esemplari di valore anche se compromessi dalle scarse cure), voluti anni fa dall’allora sindaco Di Bello, non hanno mai avuto vita facile, probabilmente perché non erano adatti – come ebbe già allora ad obiettare qualche addetto ai lavori- per vivere costretti in vaso, ma soprattutto perché pur essendo begli esemplari dal tronco robusto sono sempre stati oggetto purtroppo di ‘attenzioni’ vandaliche. Un motivo in più per temere, ora, che le piante di ulivo, scelte per sostituire gli alberi di agrumi, siano troppo delicate – si tratta di esili esemplari- per superare la prova del fuoco. Così come dal punto di vista estetico, ci segnalano i commercianti della zona, il risultato appare piuttosto modesto. Non manca chi obietta che si sarebbe potuto intervenire per tempo, curando le piante malate ed impedendo il contagio, un po’ come è accaduto per le palme colpite dal punteruolo. Resta purtroppo indelebile il ricordo doloroso dell’eliminazione drastica di decine e decine di esemplari di palme ad altissimo fusto, nel viale centrale dei giardini di Villa Peripato.Purtroppo, il verde pubblico a Taranto non vive vita facile sia per i cittadini, non tutti educati al rispetto di alberi e piante, e sia per la scarsa competenza degli addetti, personale proveniente da aziende che non hanno competenza specifica in materia. Una manutenzione del verde pubblico che si distingue spesso per la particolare tendenza degli addetti- ma sarebbe più opportuno dire di chi da loro gli ordini- a procedere ad operazioni di potatura selvaggia, fatte spesso senza ne capo ne coda, che mortificano alberi anche di grandi dimensioni, riducendoli a ridicoli monconcini. Tutto ciò è assurdo in una città fortemente inquinata: gli apparati fogliari è noto che sono molto importanti per l’azione di trattenimento delle polveri sottili.
Basterebbe un po’ di attenzione in più per avere una città più verde e più a misura di cittadino, il buon clima di Taranto tutto sommato è complice della natura e fa crescere e sviluppare alberi e piante, malgrado le scarse cure.
Detto ciò, per tornare a via Di Palma, ci si chiede se la scelta di rinunciare alla cura delle piante di agrumi esistenti e di acquistare e piantare gli ulivi sia quella giusta, e se si sia valutata l’idoneità degli esemplari di alberi scelti – ripetiamo eccessivamente esili- per arredare una delle vie più prestigiose della città? La progettazione del verde pubblico non dovrebbe essere affidata a professionisti del settore?