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Giornale di Taranto - SANITA’ A TARANTO, RENATO PERRINI: "AL MINISTRO LORENZIN HO CHIESTO DI NON LASCIARCI MORIRE DI TUMORE".
Venerdì, 22 Luglio 2016 03:53

SANITA’ A TARANTO, RENATO PERRINI: "AL MINISTRO LORENZIN HO CHIESTO DI NON LASCIARCI MORIRE DI TUMORE". In evidenza

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Continueremo a vigilare affinché la Puglia possa dotarsi di una sanità ospedaliera degna di questo nome, ribadisce in una nota il Consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti.

 

La Sanità a Taranto al centro dell’incontro avuto a Roma con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Uno stanziamento straordinario, già messo in calendario dal Governo, per il personale medico e infermieristico e per “salvare” i reparti della sanità jonica a rischio chiusura. Questa la sintesi dell’approfondimento avuto con il Ministro, chiesto da noi consiglieri regionali del gruppo Conservatori e Riformisti per discutere del Piano di Riordino Ospedaliero della Puglia.

Al ministro Lorenzin ho consegnato il dossier sul Registro Tumori di Taranto, ultimo aggiornamento, e alcune indagini epidemiologiche passate che evidenziano la grave emergenza sanitaria che vive l’intera provincia tarantina, in particolare quartieri e comuni vicina alla zona industriale. I dati che ho portato all’attenzione del Ministro confermano l’allarme sull’incidenza tumorale soprattutto per l’area di Taranto città e l’area SIN (Taranto e Statte). Ciò che mi ha colpito è la preparazione dei tecnici del Ministero che conoscono e hanno studiato le nostre criticità; loro sanno perfettamente quanto rischio ci sia per i cittadini dell’arco jonico che da anni patiscono il dramma dell’inquinamento. I report fanno emergere come indipendentemente dall’eventuale riduzione dell’esposizione alle contaminazioni, aria e terra, risulterà evidente ancora per molti anni l’eccesso delle patologie oncologiche nell’area a rischio, richiedendo un miglioramento della rete assistenziale già in essere attraverso il potenziamento dell’assistenza oncologica. Ecco perché ho detto chiaramente che al contrario, “depotenziare” e “mortificare” nel qui e ora la sanità tarantina, avendo tra le scusanti la costruzione futura di un nuovo ospedale, il San Cataldo, è uno schiaffo ad una terra che ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo in quanto a decessi.

Per ciò che riguarda invece nello specifico il Piano di Riordino Ospedaliero, insieme ai consiglieri regionali Zullo, Manca, Perrini e Ventola e ai parlamentari D’Ambrosio Lettieri e Fucci, abbiamo lanciato un chiaro messaggio al Ministro Lorenzin, ovvero che la programmazione regionale risponde più a logiche ragionieristiche che al vero fabbisogno sanitario dei cittadini, e che pur rispettando sia il Decreto Ministeriale n.70, sia la legge di stabilità, si possono e si devono portare correttivi significativi e migliorare la Sanità in Puglia.

Le  criticità che abbiamo segnalato, anche attraverso la consegna di un documento unitario, sono state attenzionate e molte di esse già apprezzate dal Ministero e, per quanto appreso, già recepite in una modifica del piano. La nostra funzione di indirizzo e di controllo non si esaurisce con questo incontro ma continueremo a vigilare affinché la Puglia possa dotarsi di una sanità ospedaliera degna di questo nome.