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Giornale di Taranto - SCONTRO TRENI/ GLI AMMINISTRATOTRI DI FERROTRAMVIARIA INDAGATI. L'AD MASSIMO NITTI SU RADIO 24: IL CAPOSTAZIONE POTEVA SBAGLIARE, MA QUALCUNO SI DOVEVA ACCORGERE CHE STAVA SBAGLIANDO!!
Venerdì, 15 Luglio 2016 05:48

SCONTRO TRENI/ GLI AMMINISTRATOTRI DI FERROTRAMVIARIA INDAGATI. L'AD MASSIMO NITTI SU RADIO 24: IL CAPOSTAZIONE POTEVA SBAGLIARE, MA QUALCUNO SI DOVEVA ACCORGERE CHE STAVA SBAGLIANDO!! In evidenza

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La Magistratura barese alla fine gli ha iscritti sul registro degli indagati. Sono i vertici di Ferrotramviaria la società che gestisce la tratta ferroviaria che collega Bari a Barletta via Corato e Andria dove nel distratro ferroviario hanno perso la vita 24 fra uomini, donne e bambini. Alla luce di questa novità assumono rilievo le dichiarazioni rilasciate da Massimo Nitti, AD intervistato da Raffaella Calandra su Radio 24. Il Nitti afferma che “purtroppo c’era un treno di troppo” e spiega: “sicuramente il treno di Andria non doveva partire, questa è l’unica cosa certa, adesso dobbiamo capire perché è partito e soprattutto cosa non ha funzionato nella catena di controllo, perché la responsabilità della partenza era ed è dei capi stazione però qualcosa comunque doveva intervenire perché questo non accadesse. Dobbiamo capire come è stato possibile l’errore di una persona soltanto, perché per come sono strutturati i regolamenti il capostazione poteva sbagliare ma qualcuno si doveva accorgere che stava sbagliando.” E alla giornalista che chiede chi avrebbe dovuto accorgersi che stava sbagliando, Massimo Nitti risponde a Radio 24: “quel treno doveva incrociare un altro treno, ci si doveva porre la domanda di come mai quel treno non è arrivato in stazione. Il capostazione avrebbe potuto chiedere uno spostamento di incrocio su Corato, ma avrebbe dovuto presentare i documenti di spostamento di incrocio al macchinista e al capotreno, in ferrovia tutto è strutturato in modo tale che un uomo da solo difficilmente possa fare dei guai” e sottolinea: “è di tutta evidenza che qualcuno ha aperto il segnale e quel qualcuno è il capostazione e dovrà spiegare perché l’ha fatto, cosa è successo, diciamo che tutti sono innocenti fino a prova contraria quindi è giusto che gli si dia la possibilità di giustificarsi nelle sedi opportune ovviamente.”