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Giornale di Taranto - Euro 2016/ L'italia stende la Svezia; Eder nel finale spinge gli azzurri agli ottavi
Martedì, 21 Giugno 2016 10:29

Euro 2016/ L'italia stende la Svezia; Eder nel finale spinge gli azzurri agli ottavi In evidenza

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Conte: “Non abbiamo giocato una grande partita; nessuno avrebbe scommesso sul nostro passaggio del turno” Eder: “Felice per la mia rete, abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito.”

 

 

 

 

di Andrea Loiacono

 

Sponda di testa del suo compagno di reparto Zaza e tiro a giro di Eder all'angolino che batte Isaksson, all'88' ma soprattutto consegna all'Italia una vittoria insperata sul filo del rasoio che consente, alla nazionale azzurra di approdare con un match di anticipo agli ottavi di finale di Euro 2016 grazie ai sei punti in classifica frutto delle vittorie contro Belgio e Svezia. E' questo il fotogramma di Svezia-Italia, una gara cominciata sotto cattivi presagi per Buffon e compagni, memori dell'eliminazione patita all'ultimo Mondiale in Brasile nonostante la vittoria ottenuta all'esordio. Se a questo, si somma la presenza tra le fila svedesi di Zlatan Ibrahimovic, già protagonista in passato contro gli azzurri, ecco spiegata l'incertezza nell'approccio alla gara degli undici di Conte. L'ex tecnico della juve conferma il 3-5-2 vittorioso all'esordio cambiando solo un esterno di centrocampo; al posto di Darmian, uscito esausto dal match contro il Belgio Conte schiera il romanista Alessandro Florenzi; il blocco difensivo è confermato in toto così come la coppia d'attacco composta da Graziano Pellè e Martins Eder. La Svezia risponde con un classico 4-4-2 con Ibrahimovic e Guidetti a cercare di impensierire la granitica difesa azzurra.

 

La partenza dell'Italia è buona, ma dopo i primi 10' la Svezia di Erik Hamren, sostenuta da oltre diecimila supporters giunti per l'occasione allo stadio Municipal di Tolosa, comincia ad assumere il comando delle ostilità, pur senza creare circostanze pericolose per la porta difesa da Buffon. Gli esterni azzurri soffrono il pressing del centrocampo gialloblù e non riescono a salire; l'Italia appare stanca e un po' svogliata. Si va al riposo con il risultato ad occhiali e un mister Conte particolarmente accigliato.

 

Seconda frazione che comincia senza cambi, ma con gli azzurri che appaiono più convinti dei propri mezzi. La prima azione azzurra porta la firma di Pellè il quale è abile a scambiare con Eder ma la sua conclusione termina alta. Gli esterni e Candreva in particolare cominciano a scendere con più assiduità sugli esterni. E' proprio il calciatore della Lazio a crossare un paio di palloni interessanti verso il centro, ma la difesa svedese fa valere le proprie lunghe leve. Al 14' avviene il primo cambio nelle fila azzurre, Simone Zaza sostituisce Pellè, quest'ultimo non sui livelli della prima gara contro il Belgio. Al 71' Ibrahimovic spaventa i tifosi italiani con una conclusione a pochi passi dalla linea di porta. E' l'allarme che sveglia Buffon e compagni. Thiago Motta prende il posto di De Rossi già ammonito e l'Italia fa le prove generali del gol; all'81' Florenzi crossa da posizione defilata una sfera perfetta per la testa di Parolo che scegli bene il tempo, impatta la sfera che però si stampa sulla traversa. La Svezia prova a correre ai ripari sostituendo Giudetti per Berg, ma all'87' ecco l'affondo tricolore; Zaza, sino a quel momento volenteroso ma poco incisivo, spizza di testa per Eder il quale salta il difensore di fronte ed insacca a giro sul secondo palo. La Svezia, nel recupero, reclama un rigore per un presunto fallo in area su Ollsen ma l'arbitro Kassai lascia correre. Il primo traguardo è raggiunto, l'Italia è agli ottavi.

 

Antonio Conte: E' stata una partita difficile, dura. Nel primo tempo abbiamo fatto più fatica del solito. La Svezia da squadra molto fisica qual'è, arrivava prima nei contrasti riuscendo a chiudere tutti gli spazi. Per il momento, abbiamo raggiunto l'obiettivo della qualificazione che per noi è molto importante. Alla vigilia, in pochi, fra stampa e tifoseria avrebbero scommesso sul nostro passaggio del turno. Tornando alla gara, nel primo tempo ho visto un poco di ansia nei miei calciatori, anche se Buffon non ha mai subito un tiro in porta. Nel secondo tempo siamo andati meglio, reagendo colpo sul colpo e riuscendo a trovare il gol che ci ha ripagato della nostra capacità di saper soffrire.

 

Martins Eder: “Le partite vinte a fatica da parte della Spagna e della Francia, hanno dimostrato che in questo Europeo non ci sono partite facili. Quest'oggi, siamo stati bravi a lottare fino alla fine trovando la vittoria. Il fatto che dopo il mio gol tutti i compagni dalla panchina, pur non avendo giocato, sono corsi ad abbracciarmi è sintomo di quanto sia unito il nostro gruppo.La stagione appena conclusa, non è stata delle più semplici per me; nell'ultimo mese, all'Inter, mi sono allenato molto per farmi trovare pronto. Il calcio è fatto così, ci sono periodi in cui non si segna ma poi, quando arrivano gioie come queste, la soddisfazione ripaga di tutti i sacrifici.”